Attaccamento alla tradizione e alla continuità da un lato, dall’altro dinamicità, intesa come continua evoluzione e trasformazione, rappresentano il volano della longevità delle imprese iscritte nel Registro nazionale delle imprese storiche.

Questo Registro – istituito da Unioncamere a giugno 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia - è uno strumento di conoscenza e promozione per le realtà imprenditoriali che, nel tempo, hanno saputo coniugare innovazione e tradizione, apertura al mondo e appartenenza alla comunità.

Le imprese storiche

L’elenco delle imprese registrate è in continuo aggiornamento, ma nella versione odierna conta 2.220 imprese in tutta Italia, 9 delle quali hanno sede in Sardegna.

La più longeva è un oleificio di Dolianova che risale al 1600 e attualmente, alla produzione olearia, ha aggiunto un museo.

Assieme alle aziende agricole di Tissi e di San Vero Milis sono le tre imprese agricole presenti nel registro. A queste si aggiunge una cooperativa di pescatori, mentre le restanti 5 operano nel commercio. Queste attività rappresentano bene l’economia regionale del 1800 - inizi 1900.

Le cose poi sono cambiate e l’Isola si è “data” all’industria, con le conseguenze che tutti conosciamo.

Superata anche quella fase, adesso l’economia regionale è per lo più legata al settore terziario dei servizi e le nuove tecnologie e l’innovazione rappresentano una nuova svolta. E’ in questo contesto che si inseriscono le startup innovative. Hanno per oggetto esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Che sono caratteristiche in linea con quelle che hanno consentito alle imprese storiche di perdurare nel tempo.

Contrariamente all’industria, che richiedeva elevati investimenti in infrastrutture e costi di gestione (si pensi solo al costo dell’energia), le nuove attività innovative richiedono principalmente lavoro umano qualificato e i prodotti e servizi immessi nel mercato, per lo più immateriali, possono essere scambiati ovunque, senza sovraprezzo per il trasporto dovuto all’insularità. Non esistono le Isole nella rete internet.

Le nuove nate

Oltre alla normativa sulle start up che prevede una serie di agevolazioni fiscali e che ha avuto un ottimo riscontro tra i giovani imprenditori sardi, ha avuto discreti risultati anche l’applicazione della legge 27 del 24 marzo 2012 sulle cosiddette “Srl a un euro”, ovvero le società a responsabilità limitata semplificate.

Nel 2013 nell’Isola si sono iscritte 569 nuove Srl semplificate e di queste 279 sono di under 35. A fine 2013 si contano in totale 680 Srl semplificate, il 54,3% delle quali sono imprese di giovani under 35.

Questi pochi numeri sono sufficienti ad affermare che se alla volontà di fare impresa (che non manca) si aggiunge un piccolo supporto da parte dello Stato - minor burocrazia, riduzione del cuneo fiscale o agevolazioni nell’accesso al credito - si possono ottenere grandi risultati.

Lucia Schirru

centrostudi@unionesarda.it

*Nell'approfondimento pubblicato nell'edizione cartacea del giornale troverete i racconti dei protagonisti che portano avanti l'attività di famiglia.
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