La fantasia in Corea (del Sud) non manca mai: basti pensare alla serie tv dei giochi mortali Squid Game o al geniale film Parasite, per non parlare del successo planetario della musica K Pop o delle ricette estrose come le piccantissime zuppe di noodles. E poi le scelte innovative su auto, elettrodomestici e persino sui cosmetici. Ma stavolta dalle parti di Seul si sono superati. Da qualche giorno i cittadini sudcoreani sono ringiovaniti. Rivoluzione anagrafica arrivata per legge: dalle carte d’identità sono spariti uno o due anni per l’adeguamento al parametro internazionale di calcolo dell’età.

Età differenti

Finora venivano utilizzati vecchi sistemi tradizionali diversi dai parametri internazionali. Così è appena entrata in vigore una norma che ha cambiato l’età di tutti i residenti nel Paese dell’Oriente asiatico. Ma perché questa scelta così surreale agli occhi occidentali? Tutti i documenti ufficiali dovranno riportare l'età internazionale, la stessa usata nel resto del mondo, basata sulla quota zero della data di nascita col conteggio dei numeri a ogni compleanno. Finora in Corea c’erano ben tre tipi di calcolo dell’età, con una confusione sulle regole anagrafiche incomprensibile da altre parti. Secondo una delle tradizioni locali, già alla nascita si prevedeva l’anno numero uno, con l’aggiunta di un altro compleanno all'inizio di ogni nuovo anno. Esempio di uno scenario paradossale ma reale: un bimbo registrato all’anagrafe il 31 dicembre nasceva già con un anno e l’indomani (primo gennaio) si ritrovava subito al secondo anno di età. Lo stesso bimbo che in Italia avrebbe un giorno di vita, in Corea aveva due anni. Esisteva anche la via di mezzo: nascita a zero e primo compleanno a capodanno. La terza possibilità era quella internazionale conosciuta in tutto il mondo (ora l’unica sopravvissuta), adottata soprattutto tra gli ultimi nati e nelle grandi città.

Troppa confusione

Insomma, una confusione che vedeva coreani nati lo stesso anno e magari lo stesso giorno con età differenti. Con le nuove regole, tantissimi cittadini si sono ritrovati quindi più giovani di almeno un anno, ma a volte anche di due. L'unificazione anagrafica è stata per ora applicata fondamentalmente nei settori amministrativi e giudiziari ma, per esempio, non c’è stato alcun intervento sul servizio di leva obbligatoria, ancorato alle vecchie regole anagrafiche. Quindi il servizio militare può arrivare in età diverse per i giovani coreani, anche se l’adeguamento arriverà a breve in tutte le articolazioni della vita pubblica e privata.

Le nuove regole

«Il sistema unificato di calcolo riduce sensibilmente i costi sociali dovuti a diversi tipi di conteggio utilizzati finora», ha spiegato il ministro della Legislazione governativa coreana Lee Wan Kyu. Il modello di registrazione dell’età internazionale era tra le propostse della campagna elettorale del presidente Yoon Suk Yeol, eletto nel 2022: lo scopo era evitare confusione e costi sociali inutili. Le difficoltà maggiori riguardavano la registrazione degli immigrati, ma anche la conversione dell’età per i coreani all’estero.

L’emergenza Covid

La svolta è arrivata anche per la confusione nella stagione del Covid, quando la somministrazione dei vaccini, in particolare nella prima fase, era strettamente legata all’età. Nei centri sanitari non sono mancati equivoci e tensioni per l’assenza di regole precise e univoche. Da qui il cambio di scena voluto dal nuovo governo: ora i coreani hanno la stessa età dei coetanei nel resto del mondo e non dovranno più confrontarsi con le strane differenze anagrafiche tra di loro.

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