Quarantamila euro. È la cifra che una banda di malviventi – ora individuati e colpiti da misure cautelari – hanno provato a spillare ad altrettanti anziani con la cosiddetta “truffa del finto carabiniere”.

Le vittime – una in provincia di Varese, le altre due in Calabria – venivano contattate da un telefonista, che, spacciandosi per un militare, li ha “avvertiva” dell’arresto di un parente. Quindi entravano in azione i complici, che monitoravano gli spostamenti dei malcapitati o si presentavano al loro domicilio come “avvocati”, pronti a occuparsi del caso e, ovviamente, a riscuotere ingenti somme quale “cauzione” per il ritorno in libertà del familiare. 

A scoprire lo stratagemma truffaldino sono stati i carabinieri – quelli veri – che su ordine della Procura di Palmi hanno arrestato in flagranza due truffatori del sodalizio per poi rintracciare e inchiodare anche i loro complici, tutti residenti a Ponticelli (Napoli).

Al momento sono tre le misure cautelari emesse dalla magistratura.

(Unioneonline)

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