«Carissima Unione Sarda,

dico Carissima perché sin da piccola, ora ho 57 anni, vedevo mio padre leggere l'Unione ogni giorno .

Per tutti i giorni della sua vita ha letto il “suo” quotidiano, ogni giorno e fino all'ultimo giorno della sua vita, avvenuta il 7 febbraio 2024.

Quel giornale l’ho conservato, è riuscito a poche ore dalla sua morte a farselo consegnare in ospedale e io, dal letto dove l’ho salutato per l’ultima volta, l'ho preso e conservato gelosamente per poi farlo incorniciare.

Non è riuscito neanche ad aprirlo, ma ha avuto la forza di tenerlo con sé.

Una storia che mi sento di condividere con voi oggi, 17 maggio, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo compleanno.

Con un ringraziamento a voi se, con la pubblicazione, riuscirete a fargli quest’ultimo regalo. E un ringraziamento a lui, dalla sua bambina oggi 57enne, per tutto il bene che ha fatto a me e a molti altri nella sua vita.

Ciao papà, sempre nel mio cuore».

Delia Montisci

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