Cagliari è la città sarda più ricca, unica con un reddito medio superiore al dato nazionale. Carbonia la più povera.

Il Dipartimento delle Finanze del Mef ha pubblicato i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2023 sui redditi maturati nel 2022.

Partiamo dai dati regionali. L’Isola cresce poco, peggio fanno solo Umbria e Liguria, mentre in termini assoluti si posiziona al quindicesimo posto a livello nazionale, davanti a tutte le regioni del Sud. E dietro a tutte le altre.

In Sardegna il reddito medio imponibile è di 19.411,35 euro, in aumento del 4,4% rispetto ai 18.597,61 delle dichiarazioni del 2022 (relative all’anno 2021). La crescita anno su anno è molto distante dalla media nazionale (+7,4%) e ben distante dal dato della Lombardia (+10,8%). In termini assoluti svetta sempre la Lombardia, mentre la media nazionale è di 22.806, circa 3.400 euro in più pro capite rispetto al dato sardo.

La regione con il reddito medio più basso è la Calabria. Ai primi posti, alle spalle della Lombardia troviamo la Provincia Autonoma di Bolzano (sopra i 25mila), quindi Lazio, Emilia Romagna e Piemonte, tutte sopra i 24mila euro di reddito pro capite.

In termini di aumento percentuale anno su anno, peggio del +4,4% dell’Isola fanno solo Liguria e Umbria con un +3,9%. Ai primi posti, alle spalle del +10,8% della Lombardia, Lazio e Valle d’Aosta, rispettivamente +8,8% e +8,4%. Aumenti tutti erosi dall’inflazione.

LE CITTA’

Analizzando i dati delle città, la più “ricca” in Sardegna è Cagliari, con un imponibile medio di 25.315 euro (+741 euro in un anno). Seguono Sassari (21.376, +826 anno su anno), Oristano (21.361, +716), Nuoro (20.751, +721), Olbia (19.041, +936) e Carbonia (18.513, +609). Nel centro dell’Isola e nel Sulcis ci sono anche diversi centri con meno 15mila euro.

A livello nazionale il comune più ricco è Portofino (Liguria), con una media monstre di 90.609 euro. Davanti a Lajatico (52.955, Toscana) e Basiglio (49.523, Lombardia). Tra le grandi città svetta Milano, 35.282,5.

LE ACLI

«Questi dati ci dicono che il reddito imponibile medio sardo è il 72% del reddito imponibile medio lombardo. Un dato che non stupisce affatto», commenta Mauro Carta, Presidente delle ACLI Regionali della Sardegna. «Già a dicembre, le analisi sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, vedevano la Sardegna con i suoi 17.921,72 euro di reddito disponibile pro-capite stabile al 14esimo posto su 20 regioni con un dato standardizzato che diceva che laddove un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo medio ne ha appena 84,9 euro».

(Unioneonline/L)

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