«Stiamo valutando la possibilità di fare ricorso immediato alla Corte europea di Strasburgo per la violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che è già costata altre condanne all'Ungheria": così l'avvocato Eugenio Losco, uno dei legali italiani che assiste Ilaria Salis, la 39enne di origine sarda da quasi un anno detenuta a Budapest.

«La violazione è palese, visto come è stata portata con un guinzaglio in aula», prosegue l'avvocato Losco, rientrato ieri in Italia mentre i genitori di Ilaria Salis sono ancora a Budapest dove questa mattina hanno incontrato prima la loro figlia in carcere e poi l'ambasciatore italiano in Ungheria Manuel Jacoangeli. «Intanto andiamo avanti cercando di capire in cosa consiste l'impegno del governo per arrivare all'obiettivo degli arresti domiciliari», ha concluso Losco. 

Nella serata di ieri, intanto una telefonata fra Giorgia Meloni e Viktor Orbán c’è stata, con Palazzo Chigi che ha ritenuto di dover diffondere la notizia di un contatto diretto fra i due leader, ma in un contesto più ampio rispetto alla vicenda personale della 39enne.

«Improvvisamente qualcuno si è accorto della mia voce nel deserto. Ma io sono un uomo d'azione, quanto successo finora sono chiacchiere, i fatti sono un'altra roba. Anche se la telefonata Meloni-Orbán è un'ottima notizia», il commento in un'intervista a La Repubblica di Roberto Salis, papà di Ilaria.

E dopo l’incontro in carcere con la figlia Ilaria, Roberto Salis si definisce oggi «moderatamente ottimista».  «È ancora entusiasta – spiega ancora il padre – per aver visto lunedì i suoi amici e qualche buon segnale sta arrivando anche dal carcere dove le sue condizioni sono migliorate». Quanto il nuovo incontro con l'ambasciatore italiano a Budapest: «Ci ha riferito dell'incontro con il ministro ungherese della giustizia, credo che tutti si stiano muovendo nella giusta direzione».

Nel frattempo il caso arriva a Strasburgo. Lunedì pomeriggio, secondo fonti parlamentari, alla plenaria dell'Eurocamera si dovrebbe tenere un dibattito, preceduto da un intervento di un rappresentante della Commissione Ue, sulla vicenda. Il dibattito dovrebbe essere messo in agenda lunedì subito dopo l'apertura dei lavori. 

(Unioneonline/v.l.)

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