Sette ore di operazione, durante la quale ci sono stati cinque arresti cardiaci. Questo il calvario vissuto nella notte da Christian Di Martino, il viceispettore di Polizia di 35 anni ferito la notte scorsa a Milano, vicino alla stazione di Lambrate, da un marocchino irregolare di 37 anni.

L’agente, intervenuto perché l’uomo lanciava pietre contro i treni e aveva colpito alla testa una donna di 55 anni, è stato raggiunto da tre fendenti con un coltello da cucina con una lama di 20 cm. Due le ferite gravi a un rene e al duodeno, tanto che è stato necessario l’intervento d’urgenza all’ospedale Niguarda.

Durante l’operazione il poliziotto ha avuto cinque arresti cardiaci, sono state usate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma. Attualmente ha anche un edema polmonare. Le sue condizioni sono critiche ma stabili, la prognosi è riservata.

Hasan Hamid, il marocchino arrestato per il tentato omicidio, era stato controllato e denunciato appena 4 giorni fa, il 5 maggio, alla stazione di Bologna. A bordo di un treno Italo aveva molestato i passeggeri, era inoltre in possesso di un rasoio.

L’uomo è ben noto alle forze dell’ordine. Dagli accertamenti della Questura di Milano è risultato presente in banca dati con numerosi alias e diversi precedenti: rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti, sequestro di persona, mancata ottemperanza del provvedimento di espulsione.

Dal 2013 al 2020 è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e di Ariano Irpino (Avellino). Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre 2002 a Napoli, e da allora è sempre rimasto, da irregolare.

Il prefetto di Napoli aveva adottato nei suoi confronti due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012, il prefetto di Avellino a luglio 2023 gli aveva intimato di lasciare l’Italia entro 7 giorni.

Il 37enne non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania.

(Unioneonline/L)

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