Il secondo suo libro Tebaldo Salis, di Settimo San Pietro, bidello storico al Brotzu di Quartu, oggi pensionato, lo ha dedicato a Daniel, un figlio che non c'è più ed al quale Tebaldo era ed è particolarmente legato. Hanno giocato assieme anche a bocce, a livello nazionale.

Giovedì 16 maggio, nella casa Dessì a Settimo San Pietro, alle 18, Tebaldo Salis il suo libro ("Il viandante") lo presenterà ai suoi compaesani, a Casa Dessì dopo averlo proposto ieri a Sinnai.

La presentazione la affiderà ancora allo studioso Paolo Zedda.

Dopo aver scritto "Scrivere per il proprio animo/autobiografia di un bidello”, Salis in questo secondo libro scrive otto racconti brevi, alcuni iniziati tanti anni fa, nel suo amato liceo scientifico, il “Brotzu” di Quartu Sant’Elena, altri scritti ultimamente. I racconti sono intramezzati con diverse poesie, qualcuna di sua sorella, qualche altra di suo figlio. Il nome del libro viene preso dal racconto “Il viandante”, una storia paradossale, quasi fiabesca. La speranza è che il finale possa veramente accadere.

«Mio figlio Daniel non c'è più. Io come ogni padre lo ricordo in tutto quello che faccio. Eravamo soprattutto amici. Ho voluto fortemente dedicargli “Il viandante”, il mio nuovo libro, ma anche, scrivendo anche il racconto "I tuoi passi". In questo libro ho inserito anche brevi racconti, qualcuno scritto oltre 15 anni fa quando ancora ero il bidello del mio amato Liceo scientifico Brotzu di Quartu. Qualcuno invece è più recente. In passato ho partecipato anche ad un concorso nazionale, senza ottenere alcun merito. L'importante (molto), per me era aver iniziato».

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