Turismo, blackout d’autunno: l’Isola dice addio a 90 rotte
Come ogni anno, con la fine dell’estate la Sardegna sembra abbassare le saracinesche. E le compagnie aeree si dileguanoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il boom di turisti non basta. Come ogni anno, in autunno, la Sardegna sembra voler chiudere le saracinesche dopo un’estate intensa. E le compagnie aeree si adeguano tagliando senza pietà i collegamenti con l’Isola. A fine mese passeranno da oltre 260 a circa 170.
Eppure le temperature quasi estive e i principali centri affollati di turisti farebbero pensare a tutto tranne che a sbaraccare il grande circo dell’accoglienza turistica. Non dimenticando le proteste, che in questi giorni si stanno moltiplicando tra gli immigrati che mantengono un costante contatto con l’Isola fra pochi giorni orfani di collegamenti (anche nazionali) che facevano sentire la Sardegna meno distante.
In realtà c’è da chiedersi chi inneschi questo circolo vizioso. Sono le compagnie aeree che per ragioni di convenienza lasciano a terra gli aerei spingendo il turismo sardo a fermarsi per dare l’arrivederci alla prossima primavera? O l’input parte proprio dalle imprese sarde che chiudono le strutture, congelando di conseguenza le richieste dei vacanzieri e le prenotazioni dei biglietti aerei?