L’Hermaea ragiona sul suo futuro a partire dalla guida tecnica: dopo 4 anni Guadalupi potrebbe salutare
Giorni di riflessione per il sodalizio olbiesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’anno scorso, di questi tempi, l’Hermaea Olbia annunciava la riconferma di Dino Guadalupi. Il coach brindisino firmava col club gallurese per la quarta stagione consecutiva, definendo la permanenza in biancoblù “un record personale”.
Al momento non è dato sapere se l’Hermaea e Guadalupi proseguiranno insieme: questi sono giorni di riflessione per il sodalizio olbiese, che conquistato sul campo il diritto a partecipare al campionato di A2 femminile di volley 2025/2026, dodicesimo di fila, ragiona nel silenzio più assoluto sul suo futuro, e non è escluso che si opti per un cambio alla guida tecnica.
La sensazione è che sia finito un ciclo. Con Guadalupi in panchina l’Hermaea ha centrato la qualificazione alla Coppa Italia e il primo turno dei playoff promozione il primo anno, il primo turno di Coppa Italia e l’ingresso nella Pool Promozione il secondo e la salvezza negli ultimi due. Quest’anno, però, l’Hermaea – che ha sfiorato, si dica, la qualificazione alla Pool Promozione – la Pool Salvezza l’ha vinta con 41 punti, un record per le biancoblù in undici anni di cadetteria.
Molte giocatrici hanno già salutato, e tra queste Sophie Blasi, Sara Fontemaggi e Karin Barbazeni, e due club, nello specifico Castelfranco Pisa e Picco Lecco, hanno rinunciato alla categoria, favorendo lo scambio del titolo con le retrocesse Tenaglia Abruzzo Volley e Concorezzo. A ciò si aggiunga la riforma, al via nella stagione 2026/27, che introduce il torneo di A3 riducendo da 20 a 16 le squadre di A2, ciò che modificherà inevitabilmente il regolamento del campionato al via a ottobre e la formula della post season.
Argomenti che offrono alla dirigenza gallurese spunti di riflessione ulteriori nella programmazione di un futuro che ha bisogno di nuovi o diversi stimoli, anche rispetto al più recente passato.