L'ultrà serbo, che nello spazio di una notte è diventato celebre per quella foto a cavallo della rete di protezione del settore ospiti dello stadio Marassi, il volto coperto dal mefisto e due bicipiti tatuati grossi così, è stato espulso dal territorio nazionale dal gip del tribunale di Genova che, accogliendo l'istanza di scarcerazione, ne ha disposto l'espulsione perché clandestino e l'accompagnamento coatto alla frontiera. In verità, Bogdanov, condannato a 3 anni e 3 mesi per quello che era riuscito a scatenare, è stato scarcerato ieri e ha dovuto passare la notte in questura visto che è, come dice il gip, "socialmente pericoloso". Stamani i poliziotti l'hanno accompagnato in macchina alla frontiera di Roma Fiumicino dove, alle 16, Ivan il Terribile ha salutato prima la polizia e poi l'Italia e si è imbarcato sul volo Roma-Belgrado. Finisce così l'avventura italiana di Ivan la Bestia, che il 12 ottobre 2010 con una manciata di ultrà serbi ha fatto il diavolo a quattro al Ferraris. A cavalcioni sulla rete di contenimento del settore ospiti, Bogdanov ha incitato i suoi al disastro: e disastro è stato, con scontri, fumogeni, devastazioni e saccheggi. Alla fine, la polizia genovese ne 'pizzico" otto in tutto. Ivan aveva provato a nascondersi nel bagagliaio del pullman dei serbi ma venne scoperto quasi subito e portato in questura e poi in carcere. Gli otto ultrà dissero che volevano solo fare un dispetto alla Federazione serba che non convocava in Nazionale i giocatori della Stella rossa ma di fatto hanno combinato un gran disastro e la Stella rossa è rimasta fuori dalle convocazioni del tecnico Vladimir Petrovic. Non solo: la Serbia ha perduto a tavolino per 3-0 e ha dovuto giocare con l'Irlanda del Nord a porte chiuse. Il giudice genovese li condannò tutti e otto: oltre a Ivan il Terribile, anche gli altri sette hanno avuto pene superiori a due anni di reclusione e sono stati tutti scarcerati e espulsi. Ivan, proprio perché considerato il 'capoccia' di quel disastro, di anni se n'è beccati 3 e spiccioli. Resta impressa, nel mondo del calcio, la sua immagine da orco appeso lassù sulla rete e le parole della sua mamma Fanika Bogdanova, che sta per accoglierlo in casa a Belgrado: "Ivan? è il figlio più tenero del mondo".
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