È stata ricevuta con tutti gli onori e gli omaggi la Primavera rossoblù nell’aula del Consiglio regionale in via Roma a Cagliari. Ad accogliere giocatori, mister e staff il presidente del Consiglio, Piero Comandini, che ha donato loro una targa e la bandiera dei Quattro Mori: segno di riconoscimento dell’Isola per la vittoria ottenuta dalla squadra in Coppa Italia lo scorso 9 aprile contro il Milan. 

«La riscossa della Sardegna passa anche attraverso lo sport. L’Isola ha bisogno di momenti magici, di belle cose. Grazie per il grande risultato ottenuto», ha detto Comandini, che nel suo discorso, ha evidenziato anche i principi di integrazione, ambizione e perseveranza. 

«Ho meditato a lungo se confermare o meno questo incontro dopo il grave lutto che ha colpito tutti noi per la scomparsa del Pontefice. Ma Papa Francesco è sempre stato dalla parte dei giovani e dello sport. Diceva sempre: mai spegnere l’entusiasmo dei giovani. Noi oggi celebriamo una grande vittoria sportiva, ma non solo. Voi siete campioni anche per il comportamento che avete in campo, perché rispettate le regole e gli avversari, i più sani valori dello sport», ha aggiunto. 

La parola è poi passata al Direttore Generale del Cagliari Calcio Stefano Melis: «Ci teniamo a portare in alto il nome della Sardegna, a cominciare dal Presidente Giulini che purtroppo oggi non ha potuto presenziare ma ci ha tenuto affinché venisse confermato questo momento in agenda».

Melis ha poi puntato i riflettori sul lavoro che l'intero settore giovanile del club svolge ogni giorno: «Oggi celebriamo una vittoria che ha radici solide nel lavoro di anni da parte della categoria giovani, dei singoli tecnici, di ogni singolo individuo che porta il proprio mattoncino. Siamo onorati e orgogliosi e lavoriamo perché occasioni simili possano ripetersi».

Parola poi al tecnico Fabio Pisacane che non ha nascosto tutta la soddisfazione per quanto ottenuto dal suo gruppo e per ciò che continua a fare giorno dopo giorno: «Quando preparavamo la finale, ma durante tutto il percorso e aggiungo ogni giorno di lavoro, spiegavo e spiego ai ragazzi cosa significhi rappresentare la Sardegna con questa maglia addosso. Io l’ho scoperto dieci anni fa e non me ne sono più andato, assaporavamo la sensazione di vincere un trofeo e sapevamo quanto pesi per questa terra vedere il Cagliari vincere. Lo abbiamo visto a Milano ed è una soddisfazione enorme, impagabile. La dedica è per i ragazzi, per il loro sacrificio, per l’esempio di chi come ciascuno di noi lavora duro e insegue un sogno».

Un commento poi sul finale di campionato: «Ora pensiamo a chiudere bene la stagione con la solita professionalità e l’ambizione di fare sempre meglio, poi a fine corsa si vedrà dove saremo arrivati».

L'ultimo a raccontare le emozioni di questa vittoria è stato il capitano, Alessandro Vinciguerra: «Abbiamo vissuto qualcosa di magico, essere il capitano di questo gruppo mi dà sensazioni splendide ed è bello vivere quotidianamente per ottenere risultati simili. La soddisfazione ci rimarrà per sempre, vogliamo fare il massimo e credo che lo spirito, i valori, la dedizione di questa squadra possa essere un esempio per tanti».

© Riproduzione riservata