Flachi, 12 anni di squalifica per cocaina
Non è una radiazione a vita come nel caso di un altro recidivo, Jonathan Bachini, ma Francesco Flachi paga a caro prezzo l'ennesima debolezza. Dopo aver già scontato una squalifica di due anni, il 35enne attaccante del Brescia ci è ricascato e il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni non ci è andato leggero: 12 anni di squalifica, a fronte comunque di una richiesta di radiazione a vita.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sanzione inflitta invece, sempre per cocaina, a Jonathan Bachini, ex centrocampista di Udinese, Juventus, Parma e Brescia, beccato due volte all'antidoping. La prima positività di Flachi risaliva al 21 febbraio 2007 quando, nel suo campione prelevato dopo Sampdoria-Inter, le analisi riscontrarono la presenza di un metabolita della cocaina, la benzoilecgonina, lo stesso che gli è costato questa maxi-squalifica dopo il test dello scorso 19 dicembre, al termine di Brescia-Modena. Nella carriera di Flachi anche una sospensione per due mesi per il coinvolgimento in un caso di calcio-scommesse. Quello dell'attaccante delle Rondinelle, che dopo la prima positività era tornato a giocare con l'Empoli, è solo l'ultimo di una lunga serie di casi. Basta andare a vedere i precedenti delle tante vittime illustri della droga perché il bis di Flachi, purtroppo, allunga ulteriormente la lista di calciatori che sono caduti nella trappola della coca.
MARADONA - Il più famoso di tutti è ovviamente Diego Armando Maradona. L'ex Pibe de Oro, nel 1992, fu squalificato per 15 mesi dopo una positività che segnò l'inizio della sua fine calcistica. E dal tunnel della droga è riuscito a uscirne solo dopo molti anni di strenua lotta."Per colpa della cocaina ho pagato un prezzo molto elevato - ha dichiarato una volta Maradona - perché ho perso l'amore della mia vita. Non ho visto le mie figlie crescere, le ho fatte piangere non presentandomi ad alcuni dei loro compleanni, ho fatto soffrire mio padre ed i miei fratelli".
I PRECEDENTI - Ma l'elenco di giocatori caduti nella rete della cocaina è piuttosto lungo. In Italia, oltre a Maradona, c'è stato il caso di Edoardo Bortolotti, che nel '91 fu squalificato per dodici mesi e che si suicidò quattro anni dopo gettandosi da un balcone, e poi quello di Claudio Caniggia, che si beccò 13 mesi il 22 aprile 1993. Come dimenticare poi le storie di Angelo Pagotto e Fabio Macellari. Il primo, ex di Milan e Perugia, nel '99 fu squalificato per 24 mesi. Pagotto, che aveva sempre sostenuto la sua innocenza parlando di uno scambio di provette, ha avuto la forza di reagire e diverse stagioni fa ha fatto uno splendido campionato nelle fila dell'Arezzo. Macellari, che invece aveva ammesso la sua colpevolezza, è ripartito dalla C1, con il Pavia, ma potesse tornare indietro non farebbe lo stesso errore. "Avevo tutto, forse troppo. Per spezzare la monotonia volevo provare nuove sensazioni. E per poco non ci lasciavo le penne", ha confessato in seguito l'ex difensore nerazzurro. L'ultimo "resuscitato" è Adrian Mutu, che il Chelsea aveva licenziato in tronco dopo la positività e ora di nuovo in prima pagina grazie al suo talento e ai gol segnati prima con la Juventus e adesso con la Fiorentina. Poi, negli ultimi anni, oltre al già citato caso di Flachi, le storie di Jonathan Bachini, Mark Iuliano e Moris Carrozzieri, con il primo squalificato a vita nel 2006 perché trovato positivo alla cocaina per la seconda volta.