Oscar Foddai, 19 anni, è uno dei giovani più interessanti espressi dal campionato di Promozione girone B.

Gioca nella capolista Thiesi nel ruolo di esterno destro alto (nel calcio moderno in questo modo complicato vengono chiamate le ali pure).

Dotato di una corsa straordinaria e di un dribbling ubriacante, Oscar ha alle spalle una storia particolare: sua madre nigeriana, suo padre sardo, ha iniziato a giocare tardi nei campetti di Giave, paese natale in provincia di Sassari in cui vive.

I suoi potenti mezzi fisici lo hanno fatto subito emergere ed è stato richiesto da tante squadre.

Per qualche periodo Foddai si è trasferito a Roma nella Vigor e poi a Carpi.

Qualche mezza frase per il colore della sua pelle lo ha infastidito, "però mi sono sempre fatto rispettare e sono andato avanti", afferma orgoglioso Oscar.

Quindi il ritorno in Sardegna, il diploma, il primo anno a Sassari in Giurisprudenza.

Il Thiesi Calcio per Oscar Foddai è diventato la sua seconda casa e l'allenatore Giammario Rassu il suo mentore, anche se talvolta lo lascia in panchina.

"Questo mi fa soffrire molto e quando entro sono molto arrabbiato", sentenzia Oscar.

Domenica è stata una di quelle volte: subentrato sull'uno a uno contro l'Ilvamaddalena, ha "spaccato la partita" con le sue fughe ed accelerazioni.

I difensori avversari, come spesso accade, non riuscivano a fermarlo e per i neroverdi è arrivata la vittoria.

"Domenica ce l'ho messa tutta, peccato non abbia segnato", afferma il giovane attaccante, tre gol sinora e tanti assist per i compagni.

Prossimo impegno a Usini, gara delicata; per Oscar probabile ritorno tra i titolari, con un impegno: "Voglio tornare al gol, tre reti sono troppo poche. Domani devo segnare. Un gol per la vittoria del mio Thiesi a Usini sarebbe il massimo".
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