Terzo posto in classifica e in piena corsa ai playoff del campionato di Eccellenza. Questo il percorso stagionale dell'Ossese calcio, matricola terribile e rivelazione del calcio isolano.

Ad inizio marzo lo stop, come per tutto il calcio, a causa del Coronavirus.

Carlo Mentasti, giovane presidente dei bianconeri, è stato uno dei primi a chiudere i battenti. Sono passati quasi due mesi e non si intravedono ancora spiragli per il riavvio dei campionati.

"La salute prima di tutto e parlare di campionato in questo momento, visto il momento che attraversa il Paese, potrebbe sembrare persino anacronistico", commenta il presidente Mentasti. Tuttavia prima o poi anche le attività sportive dovrebbero ripartire e in questo senso il giovane dirigente lancia una proposta alla Federazione.

"Premettendo che ci atterremo a ciò che decideranno gli organi federali, sempre vicini alle società in questi anni, chiediamo che le stesse società non paghino l'iscrizione al prossimo campionato, visto inoltre che durante la stagione scorsa abbiamo ricevuto dalla Federazione stessa un rimborso che copriva tale cifra. Rimborso - puntualizza Mentasti - al quale il prossimo anno ovviamente rinunceremo".

Tra gli addetti ai lavori comnuque vi è la consapevolezza che dopo l'emergenza Coronavirus nulla sarà come prima, nemmeno per il mondo del pallone a tutti i livelli. La pensa così anche il Presidente dell'Ossese: "Ripartire sarà tosta per tutti, anche nello sport, che forse ultimamente stava perdendo qualche valore. Bisognerà puntare ancora di più sui settori giovanili, come sinora molto modestamente ha fatto la nostra società. Certi budget, almeno a livello dilettantistico - conclude Mentasti - penso non siano più ripetibili per diverso tempo".
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