Giallo e rosso sono colori che anche nel calcio evocano antiche suggestioni. In Sardegna da sempre ne rappresentano una delle società più antiche e gloriose: il Calangianus. Nata nel lontano 1905 può però vantarsi, sino ad oggi, di non avere mai cambiato matricola. La compagine, sempre seguita da un pubblico caloroso ed esigente, ha anche militato per tanti anni in serie D, in ruoli da protagonista.

Tra le sue fila hanno militato interpreti locali del calibro del fantasista Marcello Nicolai e della mezzala Giampaolo Porcheddu, solamente se si volesse compiere un bel passo a ritroso nel tempo. In questo contesto indimenticabili giocatori sono arrivati a Calangianus e non se ne sono più andati, come Foresti, Busi ed il forte difensore Di Bernardo.

In panchina al "Signora Chiara" si sono seduti allenatori che hanno fatto la storia del calcio sardo, come il mitico Palleddu Degortes. La nostalgia però è ottima per la letteratura e i buoni sentimenti, ma nel calcio ( e non solo ) non fa punti. Oggi infatti il Calangianus si trova nei bassifondi del girone B di Promozione, dai quali sta cercando di uscire, per evitare una retrocessione che per tifosi e società risulterebbe intollerabile.

Il presidente Paolino Cossu, buon passato da calciatore ( anche nelle giovanili del Torino ), assieme alla dirigenza, appassionata e volitiva nonostante le difficoltà economiche del momento, sta cercando di correre ai ripari. Nella sessione del mercato di dicembre sono stati ingaggiati due calciatori argentini: l'attaccante Santiago Pastorino e il portiere José Gobbi.

Il primo ha già esordito, il secondo, proveniente dal Sarmiento de Leones ( formazione di Cordoba ) dovrebbe debuttare il prossimo 5 gennaio in trasferta contro l'avvelenata Stintino, reduce da un cambio allenatore. Gobbi, 27 anni, di cui si dice un gran bene, in questi giorni si trova ad Alghero per una piccola vacanza.

L' estremo difensore appare pronto e carico per l'avventura sarda "Non vedo l'ora di dare il mio contributo. Siamo in brutte acque e dobbiamo uscirne - afferma -. Abbiamo però tutte le capacità per tirarci fuori, ad iniziare dalla prossima trasferta, in cui incontreremo una grande squadra come lo Stintino. Sarà un maggiore stimolo per noi".

Il presidente Cossu, da esperto di calcio, è naturalmente consapevole del momento delicato e decisivo in cui si trova la formazione "Non possiamo rassegnarci a questa situazione - esordisce - la squadra è stata rinforzata e il mister inoltre avrà nuovamente a disposizione diversi infortunati che stanno recuperando". Ma ci sono ulteriori problemi, pesanti da digerire. Il Calangianus nei giorni scorsi è stato oggetto di una stangata da parte del giudice sportivo: due anni di squalifica allo stesso presidente Cossu, 5mila euro di multa alla società e un punto di penalizzazione da scontare in questo campionato.

Tutto per una questione inerente ad un "rimborso spese" che ha visto come controparte l'ex giocatore giallorosso Merenda. Paolino Cossu non ci sta ed è furibondo "Sono disgustato. Una sanzione e dei provvedimenti a dir poco spropositati, per fatti che risalgono a tre anni fa. Non ho mai visto un accanimento così esagerato contro nessuna società in Sardegna. Stiamo valutando un ricorso. Ad ogni modo proseguiremo per la nostra strada e questa salvezza alla fine la otterremo, anche se qualcuno ci sta remando contro".
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