Eccellenza, Muroni: 80 anni, ancora in panchina
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Ottant'anni ed è ancora in panchina. Guida l'Atletico Uri, una delle tre capoliste del campionato di Eccellenza con San Teodoro e Latte Dolce. Giovanni Muroni, classe 1936, di fare il pensionato del pallone non ne vuole neppure sentire. Anche perchè ha ancora tanto da insegnare e guida come detto una squadra prima in Eccellenza. Mica cosa di poco conto.
A convincerlo a prendere il patentino di allenatore era stato nientemeno che l'ex allenatore della nazionale Fulvio Bernardini, mito del calcio italiano.Allenatore carismatico, capace, meticoloso, mister Muroni e abituato a curare ogni dettaglio. E si è sempre adeguato all’evoluzione del gioco del calcio.Quanta sinora le panchine conquistate.
Nel palmares di Muroni 12 campionati vinti con Nuraghe (squadra ligure con tutti giocatori sardi; l’anno conquistò il premio “panchina d’oro”), Savona (due con le giovanili), Ossese , Alghero (2), La Palma Alghero (2), Olmedo, Malaspina e Atletico Uri (2).
Muroni, un punto sul campionato di Eccellenza?
"In questo mese abbiamo dilapidato sei punti di vantaggio dalla seconda. Abbiamo perso con Ghilarza e San Teodoro. Siamo poi riusciti a riprenderci vincendo a Cagliari con la Ferrini, formazioni che sulle sette precedenti gare giocate in casa ne aveva vinto sei e pareggiata una. Penso sia un torneo di alto livello, migliore rispetto agli anni passati da quanto mi hanno detto. Questo anche perché con la ristrutturazione dei campionati si sono ridotte le squadre professioniste e molti giocatori, che in passato giocavano in C sono scesi di categoria".
Cosa è successo in quelle due gare perse?
"Ci mancavano alcuni giocatori. Ma questa non deve essere una scusa. Chi subentra sostituisce degnamente gli assenti. Semplicemente doveva andare così. Può capitare di perdere".
La squadra che vincerà il campionato?
"Ci sono tre compagini in testa con un vantaggio significativo sulla quarta. Una di queste tre probabilmente. Quale? Quella che sbaglierà meno".
Ha trascinato l’Uri dalla Prima categoria all’Eccellenza. La D sarebbe un sogno?
"Ci riteniamo una sorpresa essendo una matricola. Per la società è la prima volta. È anche vero che abbiamo giocatori che hanno giocato anche in D. Non lasceremo nulla al caso".
Quali le delusioni del campionato?
"Mi aspettavo qualcosa in più da Taloro, che ha un’esperienza quindicennale nella categoria, e Valledoria, squadra ugualmente esperta".
Il calcio è cambiato tanto rispetto a quarant’anni fa?
"Quello attuale è sicuramente un calcio più veloce, più intenso, più agonistico. Con gli anni sono cambiati i sistemi di gioco e gli interpreti. Non si può dire quale sia migliore ma sicuramente è cambiato tanto. Quando allenavo il Castelsardo avevo introdotto la semi zona con risultati eccezionali. Avevamo perso solo due gare. L’anno avevo sfidato la Gallaratese dell’ex giocatore del Milan e mio amico, Pierino Prati. Mi aveva detto che sarebbero arrivati prima di noi. Avevamo chiuso con otto punti di vantaggio sulla sua squadra".