05 gennaio 2016 alle 21:05aggiornato il 06 gennaio 2016 alle 12:20
Eccellenza: Daniele Corsi, portiere pararigori
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E' arrivato in Sardegna tanti anni fa alla corte del Cagliari. Vive e gioca ancora in Sardegna. E' l'uomo ragno, il portiere para-rigori. Daniele Corsi, romano di nascita, a quasi 38 anni continua a giocare in Eccellenza. Nel 2007, quando vestiva la maglia del Budoni, un referendum de L'Unione Sarda, lo promosse miglior portiere tra i dilettanti in Sardegna. Oggi è ancora sulla breccia. Gioca nel San Teodoro, una delle tre capolista del massimo campionato regionale. In Sardegna è arrivato nel 1999 attraverso il Cagliari. "Ho giocato nella Primavera di Elio Salvori e fatto da terzo portiere nella prima squadra guidata da Giampiero Ventura, in Serie A. La stagione successiva sono stato ceduto in prestito al L'Aquila in C2, tornando subito al Cagliari per fare il secondo in B. In panchina allenatori come Bellotto e Materazzi". Corsi ha giocato anche in serie C con la maglia della Pistoiese. Poi a Tivoli e Martina Franca prima di far rientro in Sardegna per vestire la maglia di tante squadre di D ed Eccellenza. " Ora al San Teodoro mi trovo benissimo. Posso continuare ancora per qualche anno. Il portiere a cui mi ispiro? Me stesso. Se proprio devo sceglierne un altro, però, scherza Corsi, dico Buffon, anche se da piccolino mi piaceva Peruzzi. Del resto, la scuola dei portieri italiani è la migliore. Mi meraviglio quando si scelgono portieri stranieri. Forse è una questione economica". Corsi si giudica un buon portiere, Si dice "forte nelle uscite e con i piedi. Mi so adattare a qualunque modulo. In passato il portiere era legato tra i pali, nel senso che usciva raramente dalla sua linea bianca. Nel calcio moderno per fortuna è un componente della squadra e partecipa al gioco". Il portierone romano si considera ormai sardo. "Qui sto bene, anzi benissimo". Qualche rimpianto, lo conserva. "Con più fortuna, avrei fatto carriera tra i professionisti. Ma, va bene anche così".
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