Dilettanti pronti alla ripresa: "L'auspicio è di tornare a giocare"
Il presidente regionale Figc: "Cercheremo di fare le giuste scelte per il bene delle società"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Probabilmente è un record in base al numero dei residenti in Sardegna. Nell'isola i calciatori regolarmente tesserati ha raggiunto quota 40mila. I tecnici abilitati sono 3700, i dirigenti sono 7200 dirigenti, 1100 i direttori di gara. Sono 500 le società e 2097 le squadre.
In una stagione vengono disputate 12mila partite ufficiali. Numeri straordinari con risvolti sociali notevoli, oltre quelli puramente sportivi. Tanti anche i talenti, tanti gli ex professionisti tesserati. Un movimento straordinario.
"L'obiettivo - dice il presidente della Figc regionale Gianni Cadoni - è quello di arrivare con il calcio in tutti i paesi della Sardegna. Con i Comuni rappresentati in Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria, sono tanti quelli dove invece quelli rappresentati in Terza categoria e nei tornei giovanili. Comunque una conquista. Questo è un momento difficile per tutti. L'augurio è che presto si parli di calcio e non di coronavirus".
Ma i campionati dei dilettanti, fermi dal 1 marzo, riprenderanno. Bisogna eventualmente parlare di promozioni e retrocessioni? "L'otto maggio - risponde Cadoni - si riunirà il consiglio federale per valutare la possibilità di ripresa dei campionato. Qualche giorno dopo sarà fissato un incontro del Consiglio direttivo della Lega nazionale. Siamo oramai alle fasi cruciali per il destino dei tornei. L'auspicio è quello di poter riprendere la nostra attività. In ogni caso i tempi sono maturi per prendere una decisione. Ci troviamo davanti ad una situazione eccezionale. E quindi anche le decisioni saranno eccezionali. Cercheremo di fare le giuste scelte per il bene delle società. Ne discuteremo con i colleghi delle altre Regioni e col presidente Cosimo Sibilia. Sono certo che ci sarà un dibattito proficuo e che delibereremo all'unanimità come è sempre accaduto negli ultimi tre anni e mezzo".