La Torres si difende oggi davanti al Tribunale Federale della Figc dalle nuove accuse nell'ambito del processo bis per il calcioscommesse relativo alla stagione scorsa. La procura federale ha chiesto addirittura 7 punti di penalizzazione da scontare in questo campionato e 30 mila euro di multa.

Le gare sospette sono Monza-Torres (finita 3-0 il 17 dicembre del 2014) e Torres-Pro Patria (4-0 il 12 gennaio 2015). Se nel primo processo il coinvolgimento del presidente Domenico Capitani aveva portato alla retrocessione in serie D, questa volta è l'ex direttore sportivo Enzo Nucifora a far tirare in ballo la Torres per responsabilità oggettiva.

Per Nucifora sono stati chiesti 4 anni e 2 mesi di squalifica. Il difensore della società rossoblù Matteo Sperduti ha dichiarato: "Le prove raccolte dalla Procura federale sono scarne e non dimostrano alcun coinvolgimento negli illeciti contestati. La ricostruzione dei fatti è alquanto dubbia.

Anche in sede di responsabilità presunta, senza chiaro coinvolgimento del club non può essere contestato alcun illecito e quindi vi è una evidente estraneità della Torres ad ogni condotta illecita posta in essere da terzi soggetti.

Sono fiducioso che il tribunale riconoscerà l'assenza di ogni responsabilità in capo alla Società".

La Procura ha fatto richieste pesanti per i cagliaritani Andrea Ulizio (4 anni e 6 mesi di squalifica più 80 mila euro di multa) e Mauro Ulizio (5 anni di inibizione e preclusione, un anno e sei mesi di inibizione e 110 mila euro di ammenda) dirigente ombra della Pro Patria, la società ripescata in Lega Pro al posto della Torres, per la quale sono stati chiesti ben 20 punti di penalizzazione. Invece per l'allenatore nuorese Ninni Corda sono stati chiesti tre mesi di squalifica.
© Riproduzione riservata