Calcio, Promozione, il Porto Corallo potrebbe ritirarsi dal campionato e accusa il Comune, che replica: "Decisione loro"
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Il Porto Corallo potrebbe ritirarsi dal campionato di Promozione. La società dice di avere un contenzioso col Comune sui lavori eseguiti al campo sportivo. Il sindaco Sandro Porcu in una sua nota specifica la posizione del Comune in merito. "L'amministrazione comunale non si ritiene in alcun modo responsabile di tale scelta, frutto evidente di una decisione maturata dalla dirigenza della società calcistica per ragioni alla stessa interne. Per sua natura il Comune, al contrario, si fà portavoce e promotore dell'attività sportiva a tutti i livelli e senza distinzioni di disciplina all'interno sempre e comunque delle proprie competenze e nei limiti di quanto gli è concesso dalla legge. A fronte di una richiesta della G.S. Porto Corallo Villaputzu, pervenuta con oltre 2 anni di ritardo, circa la corresponsione di un contributo a titolo di compartecipazione delle spese sostenute nella gestione del campo sportivo, l'amministrazione comunale-dice il sindaco- ha semplicemente invitato la società ad integrare tale richiesta attraverso la produzione della documentazione giustificativa delle spese sostenute, così come prevede la legge trattandosi di un'erogazione di denaro pubblico". "La società calcistica è stata inoltre invitata-sostiene ancora il sindaco Porcu- al rispetto della convenzione per quanto concerne l'obbligo di consentire l'accesso ad altre squadre calcistiche villaputzesi richiedenti l'uso del campo sportivo e, nonostante l'urgenza rappresentatale per consentire alle squadre cittadine richiedenti l'iscrizione al campionato, ad oggi non è chiara la posizione della società G.S. Porto Corallo in relazione a tale obbligo. A poco è valso il tentativo, più volte portato avanti dall'amministrazione comunale, di risolvere la faccenda in tempi brevi che garantissero pari diritti a tutti e al contempo il rispetto della normativa. L'amministrazione intende gestire su due distinti piani di azione l'intera vicenda prospettata: esiste una società calcistica che gestisce un campo sportivo e che pretende dall'ente un rimborso spese, che al momento ancora non è capace di giustificare, e due nuove società calcistiche che rivendicano il diritto di usufruire di una struttura pubblica per la quale l'intera cittadinanza ha speso e fatto sacrifici".