"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano".

Per il suo rientro sulla panchina della Nuorese, Antonio Prastaro esordisce citando la famosa frase della canzone di Antonello Venditti. Dopo dieci anni, il tecnico cagliaritano guiderà nuovamente la squadra verdeazzurra.

Nella stagione 2009/2010 aveva condotto i barbaricini in Eccellenza dominando il girone B di Promozione (76 punti con undici punti di vantaggio sul Tempio). Record di punti nel raggruppamento Nord ancora imbattuto.

"Un piacevole ritorno - sottolinea Prastaro - per me che sono sempre stato tifoso della Nuorese. A Nuoro mi sento a casa anche perché mia moglie Maurizia, che ho proprio conosciuto in questa città, è nuorese doc. È il posto migliore in cui potessi trovarmi".

Nella stagione 2005-2006 aveva allenato la Juniores Nazionale della stessa società.

Negli ultimi anni il nome di Prastaro è stato spesso accostato alla Nuorese. Anche di recente, prima dell’ingresso della nuova dirigenza. L’ipotesi di un suo ritorno appariva tramontata. Ma il team capeggiato da Maurizio Soddu lo ha comunque scelto. Sul taccuino c’era anche Raffaele Cerbone. Ma non ci sono stati dubbi alla resa dei conti.

"Prima o poi ci si rincontra. Sono contentissimo. È vero, col cambio della società ero un pochino rassegnato. Non ci speravo più. Poi la chiamata. Non ci ho pensato due volte soprattutto quando sono venuto a conoscenza di una scelta condivisa da tutto il gruppo dirigenziale e anche dai tifosi".

Prastaro è stato ad un passo dalla Nuorese anche nell’aprile scorso quando la panchina di Fabio Fraschetti era in bilico. Classe 1972, il tecnico ha fatto una lunga gavetta. Con gli Esordienti del Sant’Elena ha vinto il titolo di Campioni d’Italia. Con gli Allievi della Sigma il titolo di regionale.

La prima esperienza in una prima squadra è nella stagione 2004/2005 col Quartu 2000 in Eccellenza prima dell’arrivo a Nuoro nella Juniores. Poi le panchine di Muravera (nel 2008/2009 ha vinto la Promozione), Nuorese, Sanluri, Pula, Monastir e Tonara (vittoria della Coppa Italia).

Ora il nuovo capitolo. La rosa è da costruire. Rispetto alla scorsa stagione rimarranno in pochi. Per ora è certa soltanto la conferma del capitano Fabio Cocco. "Insieme al mio collaboratore Gianluca Peddio cercheremo di formare un organico importante. L’obiettivo? Cercheremo di rispettare le ambizioni dei colori che rappresentiamo".
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