Viaggio nel mondo dei Cagliari Club: Falchera Torino
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Si trova ancora una volta in Piemonte un altro dei numerosi Cagliari club fondati oltre Tirreno.
Questa volta il circolo prende il nome da un quartiere torinese, Falchera. Sergio Fogu, 59 anni, originario di Sassari è il presidente, "Vivo a Torino da 32 anni e lo scudetto del Cagliari l'ho vissuto quando ancora vivevo a Sassari. Ricordo con emozione i caroselli e la grande festa nella mia città come in tutta la Sardegna" racconta.
"Da quando sono a Torino il mio orgoglio e il mio senso di appartenenza alla Sardegna sono aumentati così come il tifo per i colori rossoblù". Spazio ai ricordi più recenti: "Nel 1994, in occasione della Coppa Uefa, con l'allora Cagliari Club Torino e il Circolo dei Sardi Sant'Efisio, al quale sono iscritto, abbiamo incontrato la squadra di Bruno Giorgi, un'emozione grande anche perché poi vinse 2-1 a Torino contro la Juventus".
L'artigiano di fede rossoblù fa parte come gli altri componenti del club anche del circolo dei sardi Falchera, altra grande realtà sarda in Piemonte, con ben 300 iscritti. Roberto Boi, 46 anni nato a Cagliari, è il vicepresidente: "Quando vivevo nel capoluogo sardo, giocavo nel Real Cagliari e nell'RVF storiche piccole società di Piazza Giovanni XXIII dell'Oratorio Salesiano" rivela il docente universitario, "Quando mi trasferii a Torino, le difficoltà per mantenere i rapporti con l'isola erano tante senza internet. Ascoltavo le partite tramite la radio, su tutto il Calcio minuto per minuto, ma parlavano poco del mio Cagliari. Andavo a tutte le partite dei rossoblù nel Nord Italia". Anche Roberto ammette una caratteristica che lo accomuna a molti altri sardi emigrati, "Da quando sono a Torino, mi sento molto più sardo di quanto fossi prima. Credo molto nell'attaccamento alla nostra maglia, per quello che rappresenta, la squadra di un intero popolo. Ho due figli maschi di 7 e 9 anni che sostengono il Cagliari spontaneamente, senza mie imposizioni. Ovviamente questo mi riempie di gioia e allora cerco sempre di portarli allo stadio a vedere la nostra squadra del cuore quando gioca da queste parti". Tra i ricordi più belli: "Uno è legato a quello che per me è stato il miglior Cagliari, quello di Lamagni e Longobucco, con Tiddia allenatore del 1978-79. Poi ho bellissimi ricordi della squadra del grande Ranieri, di Mazzone, di Giorgi e Tabarez". Per il più anziano, Enrico Urraci, 70 anni, originario di Terralba, la mente viaggia indietro per oltre 50 anni: "Per me il Cagliari è sempre al primo posto, le prime immagini che ripercorro con la mente sono quelle legate alla stagione dal 1962 in poi. La prima partita che ho visto è stata un Cagliari - Varese con Marongiu, Colombo, Martiradonna, un giovanissimo Riva, figure legate alla storica promozione del Cagliari in serie A". Il saldatore in pensione è una fonte inesauribile di memorie: "Purtroppo dal 1964 vivo a Torino, quindi ho visto la prima partita in serie A in Piemonte, fu un Milan - Cagliari. Quando mi trasferii in Svizzera il Cagliari vinse lo scudetto e non posso dimenticare la gioia e la fierezza dei sardi che vivevano lì tra le Alpi". Enrico aggiunge con grande orgoglio: "Anche i miei figli simpatizzano per i rossoblù e quest'anno sono riuscito a vedere ben 5 partite a Cagliari. Tra le trasferte a cui ho partecipato con il Club di Falchera e tanti altri club, c'è quella a Como, recentissima".