Dopo 10 giornate, una sola vittoria e ben 6 sconfitte, l'unica certezza è che il progetto come concepito in estate non si evolve, anzi si è proprio bloccato.

Dopo la sconfitta per 2-0 contro un Forlì soltanto normale, sono arrivati i primi veri fischi da parte di tutti i settori del "Vanni Sanna".

La proprietà (Abinsula) e il presidente Udassi riflettono su quale sia il provvedimento migliore per dare una sterzata a un gruppo che al di là di valori tecnici forse sopravvalutati ha mostrato una preoccupante fragilità mentale e un altrettanto preoccupante pochezza in attacco, dove ha segnato solo 5 gol.

Il bilancio e la scelta dei giovani sono la cornice entro la quale cercare di puntellare una squadra che comunque ha dei valori superiori alla classifica.

È la tipica situazione dove il primo a saltare è il tecnico. Pazienza potrebbe pagare le colpe di tutti, ma anche le sue, perché la squadra ha giocato solo a tratti ma sembra senza un'anima e non basta come scusante l'assenza del capitano e trequartista Matinu, rientrato ieri a fine partita dopo due mesi di stop.

In più ci sono l'ostinazione nel proporre l'evanescente Starita (Musso, migliore realizzatore con 3 gol, è partito dalla panchina), il pochissimo spazio concesso a Carboni e l'accantonamento di alcuni giocatori come la punta Bonin e Nunziatini dopo l'espulsione rimediata giocando come braccetto della difesa, ruolo non proprio naturale. 

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