Tra due settimane diventerà il secondo rossoblù di tutti i tempi per numero di presenze, scavalcando la leggenda Marzio Lepri. Intanto, domani pomeriggio, il portiere Tore Pinna festeggia davanti al pubblico del "Vanni Sanna" contro il Sansepolcro la sua gara numero 300 con la maglia della Torres.

Conteggio che non tiene conto della partita vinta a tavolino contro l'escluso Foligno, ma solo della partite effettivamente giocate.

Con una passione genuina e un talento che brilla ancora in serie D, nonostante il portiere nato a Sorso viaggi ormai verso i 42 anni. È un idolo dei tifosi perché ha sempre onorato la maglia. Sia quando la squadra era all'apice e cercava di raggiungere la serie B attraverso i playoff, sia in questa stagione, dove aveva iniziato come preparatore dei portieri ma si è rimesso tra i pali per dare l'esempio di chi vuole salvare il club calcistico più antico dell'Isola. E giustamente è diventato il capitano.

Per capire cosa significhi questa squadra per Tore Pinna, basti un aneddoto raccolto dalla Fondazione Torres 1903: "Al mio primo ritiro con la Torres (estate del 1998) mi presentai con l'abito elegante. Gli altri erano in calzoncini e maglietta, ma per me era come se stessi andando ad un matrimonio".
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