Un weekend di racconti e di ospiti illustri, di cimeli e di ricordi, di emozioni legate agli anni d’oro del Cagliari Calcio.

Venerdì 19 e sabato 20 settembre due serate per fare un salto nel passato, sul finire degli anni Sessanta, con il resoconto della spedizione per il torneo USA, al quale i rossoblù parteciparono con il nome di Chicago Mustangs, e, il giorno dopo, la narrazione dell’epica cavalcata scudetto.

Promossa dal Museo Rossoblù di Simone Gallus, con il patrocinio del Comune di Quartu Sant’Elena, la due giorni si terrà presso l’Ex Convento dei Cappuccini di via Brigata Sassari. La Sala dell’Affresco ospiterà gli approfondimenti, mentre nelle sale adiacenti saranno esposte magliette, fotografie, scarpette, palloni e altri gadgets collegati alle tematiche di ciascuna serata.

Inoltre nella Sala Teche sarà visitabile una mostra parallela, sempre legata al calcio del passato, ma questa volta in salsa biancoverde. Spazio infatti alle maglie da gioco, alle immagini stampate e agli altri ricordi materiali del grande Quartu. I cimeli, databili tra gli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, riporteranno gli appassionati alle grandi vittorie quartesi, sino al periodo della Serie C, massima categoria toccata nel calcio dalle squadre della città.

Venerdì 19 alle 19 il tuffo nel passato riporterà all’esperienza americana. Correva l’anno 1967 e il Cagliari, insediatosi nelle parti alte della classifica di A, fu l’unica squadra italiana a essere invitata al torneo organizzato dalla federazione USA per provare a lanciare il ‘soccer’ in America. Laddove ieri, ma anche oggi, il basket, il baseball e il football americano la fanno da padroni, ci si era convinti che per far crescere la passione per il calcio sarebbe stato necessario mostrare da vicino la qualità delle squadre europee e sudamericane. Tra i club invitati, che tuttavia prendevano i nomi delle città statunitensi ospitanti, ci fu anche quello sardo, nell’occasione rinominato Chicago Mustangs, con i colori rossoblù trasformati in azzurro. A Quartu non solo sarà possibile osservare da vicino la maglia da portiere, quella dei giocatori di movimento e la giacca di rappresentanza, ma saranno presenti anche alcuni testimonial di quella fantastica tournée, quali Adriano Reginato, Raffaello Vescovi, Michele Moro, Raffaello Ciocca, il quartese Antonio Solla e, in collegamento da Mantova, Roberto Boninsegna.

Sabato 20 la seconda serata, con inizio previsto sempre per le 19, dedicata alla stagione 1969/70, quella delle emozioni più intense, dei ricordi più nitidi, del sogno di un’intera Isola trasformato in realtà: la vittoria dello scudetto. Fu come salire su una macchina perfetta: dalla dirigenza all’allenatore, senza parlare dei giocatori, cresciuti nel Secondo Dopoguerra, con una fame di affermazione che si rispecchiava nella voglia di emancipazione dell’intera Sardegna. Una commistione, una sinergia che crebbe nel corso del tempo sino al tripudio finale di domenica 12 aprile 1970. Sarà quindi un’occasione per celebrare ancora una volta gli eroi del tricolore, alla presenza di alcuni protagonisti stessi e di altri ex rossoblù che in quegli anni stavano muovendo i primi passi in quello spogliatoio. Saranno infatti presenti Adriano Reginato, Mario Brugnera, Renato Copparoni e Gigi Piras, nonché Nicola Riva, figlio del leader indiscusso di quella squadra. Il dibattito sarà moderato da Sandro Angioni.

“Lo scudetto del Cagliari fu celebrato ben oltre i confini sportivi. È stato il successo di una squadra indubbiamente formidabile, ma altrettanto valida dal punto di vista umano - commenta il l’Assessora allo Sport Cinzia Carta -. Ma quella vittoria fu vissuta come forma di riscatto di un’intera Isola. Ricordare quel trionfo significa riaprire un libro di storia, significa ripercorrere le gesta di campioni straordinari. Ma altrettanto interessante sarà ripercorrere il viaggio ‘alla scoperta dell’America’ di quei giovani rossoblù, tra i quali non mancava il talento quartese. Un’esperienza che sicuramente fu importante anche in termini di amalgama del gruppo-squadra”.

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