E’ stato un Napoli sontuoso quello che ha sconfitto al Deutsche Bank Park l’Eintracht Francoforte, nella sfida di andata degli ottavi di Champions League: 0-2 con un gol per tempo.

Nella prima frazione ha segnato il solito Osimhen (18 centri in campionato, 2 in Champions); nella ripresa ci ha pensato Di Lorenzo, servito di tacco da Kvaratskhelia, dopo l’espulsione del tedesco Kolo per un fallaccio su Anguissa, a blindare una partita mai in discussione. Neppure quando Kvaratskhelia ha sbagliato, sullo 0-0 un rigore procurato da Osimhen dopo il palo di Lozano, esaltando le doti di un ottimo Trapp e rinvigorendo il tifo di casa fin lì (e poi in seguito) silenziato dalle giocate partenopee. E ora il calcio italiano strabuzza gli occhi come non accadeva da più di un decennio: dopo la vittoria del Milan sul Tottenham a San Siro, arriva la consacrazione azzurra in Germania.

Un trionfo, quello della capolista della Serie A, cristallino e netto anche nei numeri: 18 tiri di cui dieci in porta, contro i cinque di cui uno solo nello specchio dei tedeschi, votati a un catenaccio stile anni Settanta, e un possesso palla al 70 per cento, sintetizzano un match senza storia, che alimenta speranze e accendendo sogni di gloria anche in Champions,

Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo, al secondo gol in Champions dopo quello siglato con l’Ajax, parla da leader: «Sapevamo di dover affrontare una squadra difficile, ma abbiamo messo in campo il nostro palleggio e abbiamo vinto un match importante». Ma guai a parlare di quarti già in cassaforte: «Il 15 marzo c’è il ritorno con l’Eintracht da giocare, sarà un’altra partita difficile».

Quindi la parola va a Luciano Spalletti: «La prestazione mi è piaciuta molto, abbiamo portato la partita dove volevamo. Avremmo potuto segnare un gol in più, ma non dovevamo rischiare». I quarti di Champions sono un obiettivo alla portata, che sarebbe storico per gli azzurri: non li ha centrati neppure la squadra che schierava con il 10 Maradona. Ma Spalletti frena: «Anche al ritorno ci vorrà il massimo dell’umiltà: basta un episodio per rimettere tutto in gioco».

Da segnalare che il Real Madrid ha vinto in rimonta a Liverpool: sotto di due reti, recupera e sbanca Anfield  2-5.

(Unioneonline/lopi)

© Riproduzione riservata