Nel Bari che si appresta a raggiungere Cagliari per giocarsi la finale playoff mancherà Giacomo Ricci, espulso nella partita con il SudTirol. Quanto al resto, Michele Mignani, allenatore del Bari con un (recente) passato all’Olbia, nulla dice o quasi. Se non che  «il Bari troverà undici giocatori in campo con cattive intenzioni, garantisco che porteremo dentro tutto quello che abbiamo. È quello che dobbiamo fare».

L’allenatore dei pugliesi ha portato in C i bianchi di Gallura dopo lo spareggio di Sassari con la Torres. Conosce comunque l’ambiente rossoblù e fa capire di rispettare ma di non temere l’avversario. Sui suoi giocatori acciaccati, fa sapere: «Arriveranno tutti in gran forma. Folorunsho? L'ho apprezzato sempre, in particolare modo nell'ultimo periodo in cui si è messo a disposizione pur non stando benissimo: ha preferito pensare alla causa comune che a se stesso. Questo per me è un segnale importantissimo per la squadra. Quando hai davanti due partite così belle, tutti stringeranno i denti. Chi entra dalla panchina lo farà con la stessa forza di chi è partito dall'inizio. Siamo un tutt'uno, la squadra vede il traguardo e non può permettersi di non dare il 120 per cento».

Chiusura sul Cagliari: «Anche loro devono avere un minimo di preoccupazione nei nostri confronti», è la chiosa di Mignani. «Certo, il Cagliari è forte, ha Gianluca Lapadula, il capocannoniere della Serie B, lo stesso Pavoletti è un lusso per la categoria, come Nandez e Luvumbo, Rog ha fatto e la nazionale e la Serie A, come anche Zappa e Goldaniga. Hanno un allenatore che ha vinto un campionato in Inghilterra, ha allenato Chelsea e Valencia. Altroché gabbia, per fermare il Cagliari ci vorrebbe un "carcere". Noi vogliamo arrivare a giocarci le partite al massimo delle nostre possibilità».

(Unioneonline/lopi)

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