Non era forse quella contro il Cagliari la partita che avrebbe dovuto regalargli il primo gol stagionale con la maglia del Pisa. Ma Giuseppe Mastinu ci ha provato.

Almeno un paio di volte, rimediando alla fine della sfida playoff di Serie B, terminata 0-0, una sufficienza striminzita e il rinvio dell’appuntamento con la prima gioia in campionato. Che arriverà. Perché Mastinu si toglierà anche questa soddisfazione.

Sembra passato un secolo da quando il sassarese (anche se le origini sono tutte a Tresnuraghes), classe ’91, segnò su punizione la rete che decise la finale playoff di Serie D tra Torres e Olbia, a favore dei galluresi. Perché quel 29 maggio 2016, all’”Acquedotto”, Mastinu vestiva la maglia bianca, mentre siglava la 17esima marcatura stagionale con l’Olbia. E chissà quanto si saranno mangiati le mani alla Torres, che l’aveva provinato qualche estate prima senza, poi, trattenerlo.

Sembra passato un secolo e invece non sono neppure 7 anni da quando Mastinu, esterno offensivo mancino, firmava il gol che mandava l’Olbia da favorita ai ripescaggi per la Serie C e lasciava la Gallura, dopo due stagioni da protagonista con i bianchi, precedute dall’esperienza al Budoni – dove arrivò dopo il famoso provino alla Torres – e da cinque splendide annate con l’Arzachena, per accasarsi allo Spezia in B, col doppio salto di categoria.

In Liguria è arrivata, per lui, anche la promozione in A e 3 presenze nel massimo campionato italiano, in una stagione viziata in avvio dai problemi fisici. Da cui il passaggio, nel gennaio del 2021, in B al Pisa. Dove si gioca adesso la possibilità di tornare in A.

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