"La svolta del Cagliari in tre mosse", tutte le novità dei rossoblù
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Più che un obiettivo, la salvezza è un bene primario.
Magari sollevando l'asticella di un gradino per conquistare quel decimo posto sfiorato nell'ultima stagione e che "per il Cagliari equivale a uno scudetto". Nemmeno il tempo di tirare il fiato, Tommaso Giulini scalpita, rilancia la sfida, detta i tempi dello stadio ("sarà pronto entro il 27 agosto come da programma") ma anche quelli del mercato ("mai più prestiti, abbiamo un'identità da salvaguardare e un patrimonio da migliorare"), si gode il Rastelli III ("mai avuto alcun dubbio"), presenta il suo nuovo braccio destro ("il ds Rossi è il profilo ideale per il nostro progetto") e dimostra di essere sul pezzo nonostante i guai giudiziari extracalcistici che stanno coinvolgendo la Fluorsid ("la macchina rossoblù non si ferma, e va avanti. Ancora più convinti di prima").
LA SCELTA DEL DS - Alla sua sinistra c'è Rastelli, al quale ha affidato la panchina per il terzo anno di fila.
Alla destra Rossi, a cui ha chiesto di dare alla società un respiro più ampio, giovane e organizzato. Il patron rossoblù sceglie una conferenza congiunta al Forte Village (a margine del workshop con gli sponsor) per tracciare il nuovo percorso. Avanti tutta, senza, però, rinnegare il passato. L'ex ds Capozucca per esempio.
"Con lui abbiamo fatto due anni fantastici e raggiunto gli obiettivi. Ma volevamo cambiare il profilo del direttore sportivo», spiega. «E di Rossi mi ha colpito la calma, la conoscenza del calcio e dei giovani. Di questo ha bisogno ora il Cagliari: di una maggiore managerialità, della possibilità di sviluppare adeguatamente il dipartimento scouting".
MERCATO E STRATEGIE - La nuova parola d'ordine è "patrimonializzare".
Giulini non si nasconde: "Il Cagliari è una società che vuole fare patrimonio".
Anche per questo non ci saranno più prestiti. "Non vogliamo fare da chioccia a nessuno e lavorare per gli altri. Abbiamo una nostra identità e la vogliamo portare avanti". Tradotto: "Cercheremo di arrivare a quei giocatori per i quali ci sarà la possibilità di poterli poi tesserare".
Il primo tentativo già per Miangue con l'Inter. "Vediamo che succede".
Più delineata l'operazione Borriello: "C'è grande volontà sia da parte della società che del calciatore di proseguire il rapporto. E quando c'è la volontà di entrambi solitamente gli accordi si trovano".
RASTELLI, ANCORA TU - Al timone c'è ancora lui, Rastelli.
"La scorsa è stata una settimana intensa. Ci siamo visti e sentiti più volte", rivela Giulini. "E con grande convinzione il direttore mi ha proposto di confermare Rastelli sul quale non ho mai avuto alcun dubbio". Perché ha centrato l'obiettivo, ma non solo.
"La sua volontà di rimanere è stata fondamentale. Non è scontato trovare un professionista che vuole rimettersi in gioco senza un contratto in mano dopo due anni fantastici e con una parte della piazza che spesso ha criticato. È un valore umano incredibile", sottolinea Giulini, "dimostra la volontà di migliorarsi sempre e comunque, nonostante altre proposte che non ha voluto nemmeno prendere in considerazione".
GLI OBIETTIVI - Giulini pensa in grande, ma tiene i piedi per terra.
"La dimensione del Cagliari non cambia", dice e ribadisce. "Per noi arrivare decimi equivale a vincere uno scudetto e quest'anno non ci siamo riusciti per un punto, maledetto, visto che a Genova con la Sampdoria ci hanno annullato un gol regolare allo scadere". Un piccolo-grande rimpianto. "A livello societario, l'obiettivo minimo è, invece, quello di dare uno stadio ai nostri tifosi. Rimanere a Cagliari era per noi una priorità e ci dovremmo essere riusciti".
IL CAPITOLO STADIO - I lavori proseguono spediti.
"Abbiamo iniziato a montare la curva sud dopo averla smantellata. Proseguiremo con lo smontaggio della Curva Nord e dei Distinti. Nei primi giorni di luglio poseremo il campo e a fine mese gli daremo il tempo di riposare. Già completato il montaggio della main stand, ci concentreremo sugli impianti. Approvati poi i vari progetti che ci hanno proposto per l'area spogliatoi, l'area hospitality e lo spazio museale".
Tempi rispettati, troppo stretti, però, per il primo turno di Coppa Italia in programma tra il 12 e il 14 agosto. «Chiederemo di giocare in trasferta». Ma era previsto. "
Come abbiamo sempre detto, l'obiettivo è quello di essere pronti per la prima di campionato in casa del 27 agosto, e voglio che per l'impresa rimanga il 27 agosto nonostante in Lega ci abbiano dato la possibilità di fare due partite in trasferta".
L'INCHIESTA FLUORSID - Il caso Fluorsid è un fardello ma Giulini non perde di vista l'obiettivo.
"Ci sono delle indagini in corso, per rispetto di chi le sta portando avanti non è il momento di parlarne", dice a chi gli chiede se l'inchiesta possa in qualche modo condizionare il Cagliari.
"Chiaramente, è un qualcosa che ci ha un po' sconvolti. Ne approfitto anche in questa circostanza per dimostrare vicinanza e solidarietà alle famiglie dei nostri quattro dipendenti in questo momento agli arresti domiciliari".
Fabiano Gaggini