È un pareggio dal retrogusto amaro per la Primavera rossoblù, fermata sull'1-1 dalla Sampdoria. I ragazzi di Pisacane, nonostante l’ottimo primo tempo chiuso in vantaggio grazie alla rete siglata da Vinciguerra, si fanno raggiungere alla mezzora della ripresa dal doriano Thiago Gomes. Per il Cagliari rimane il rammarico di non aver chiuso la gara dopo aver schiacciato la Sampdoria nella propria metà campo per oltre 70’ minuti. Pesa, in particolare, il legno colpito da Achour a metà secondo tempo che, probabilmente, avrebbe messo in discesa la partita. Una vittoria avrebbe rilanciato le ambizioni playoff del Cagliari. I rossoblù rimangono a quota 33 (in ottava posizione), a -4 dai playoff, in attesa delle gare di Sassuolo, Milan e Torino

Al termine del match è intervenuto il tecnico dei sardi Fabio Pisacane: «È un pareggio che ci sta stretto, ma questo è il calcio. I ragazzi stanno imparando a conoscere gli imprevisti di questo sport. Avremmo meritato di raccogliere qualcosa in più, così come accaduto nella partita dell’andata. Se poi alla fine non abbiamo fatto bottino pieno, è più per demeriti nostri che per meriti degli avversari. I ragazzi erano tramortiti perché volevano vincere questa partita. Negli spogliatoi gli ho detto che sono orgoglioso di allenarli. Oggi ho visto, per circa sessanta minuti, quello che un allenatore si immagina. E questo sicuramente gratifica».

C'è il rammarico ma anche la consapevolezza di aver disputato un'ottima partita: «Per fare bottino pieno bisogna essere ossessionati dai dettagli. Nel primo tempo il vantaggio poteva essere più largo. Nel secondo tempo è normale che la Samp abbia alzato il baricentro, visto che stava perdendo. Noi siamo calati, sia di idee ma anche fisicamente. Non si può pensare di fare tutti i novanta minuti sulla falsariga dei primi sessanta. Dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, la strada che abbiamo tracciato è quella giusta. Oggi è stato un piacere veder giocare i ragazzi, questo deve gratificare più loro sebbene il risultato sia amaro».

Sulle scelte tattiche: «Vista l'assenza di Arba, abbiamo cercato di codificare le giocate avversarie adattando Cogoni come terzino, lui che è un centrale. Sapevamo che la Sampdoria aveva delle linee strette. Ci hanno un po’ sorpreso, ma questo valorizza ulteriormente il lavoro che stiamo facendo. Loro sono venuti qua a giocare con un 5-4-1 e lo hanno fatto solo una volta, quest'anno, a Milano con l'Inter. Questo vuol dire che siamo un avversario ostico e temuto».

Pisacane parla anche della lotta playoff: «Dobbiamo affrontare le partite come se fossero delle finali. Oggi siamo qui a recriminare i due punti persi. Ci sono trenta punti in palio. I ragazzi devono liberarsi la testa, perché ogni volta che si arriva a giocarsi partite come quella di oggi, che ci possono far fare un passettino in avanti verso quell'obbiettivo che tutti noi sogniamo, non riusciamo a fare quel salto. Ragioniamo di partita in partita, poi faremo i conti».

© Riproduzione riservata