La Sardegna accoglie gli eroi rossoblù: alla Unipol Domus pienone per la festa promozione del Cagliari, circa 15mila i tifosi che hanno voluto applaudire i loro beniamini all’indomani della vittoria contro il Bari.

«Mesi di sacrificio a testa bassa - ha detto il presidente, Tommaso Giulini - ci mancava il nostro leader. E l'abbiamo trovato: grazie mister».

Quindi il tecnico dei miracoli, mentre tutto lo stadio intonava il coro «Risorgeremo, l’ha detto Claudio Ranieri».

«Una missione difficile - ha detto il tecnico romano – per questo ho chiesto ai tifosi di starci vicino. Grazie ai giocatori perché non hanno mai mollato, mi hanno seguito passo passo perché avevano un obiettivo da raggiungere. Mi auguro di fare bene anche il prossimo anno».

Poi, uno ad uno, sono entrati i calciatori, chi solo chi con i figli. Tra i più acclamati Deiola e Lapadaula («Faccio fatica a parlare, l’emozione è tanta per questa maglia che ho cucita addosso», ha detto il primo, «Ho sognato tanto questo momento e ci ho lavorato insieme ai miei fratelli», le parole del capocannoniere). Grande accoglienza anche per Mancosu e Radunovic.

Ultimo l’mvp dei playoff, l’uomo del gol promozione al 94’ al San Nicola, Leonardo Pavoletti: «L'obiettivo quest’anno era fare tanti gol, purtroppo non ci sono riuscito per via degli infortuni, ma ho fatto il più importante», ha detto, per poi chiudere esaltando i 15mila della Domus. «Avevamo fatto un passo indietro, ma per tornare più forti», ha concluso, facendo partire il coro, a cui si sono uniti tutti i giocatori e i 15mila della Domus: «Serie A, serie A, ce ne andiamo ce ne andiamo ce ne andiamo in Serie A».

L'invasione di campo dei tifosi

Le celebrazioni sono cominciate alle 18.30 le porte allo stadio aperte dalle 17. Ingresso libero, ma con presenze ovviamente contingentate per questioni di spazio sino all’esaurimento dei seggiolini disponibili allo stadio.

A chiudere la splendida serata, poco dopo le 20, la premiazione con la “Coppa Nexus” per i vincitori dei playoff della Serie B 2022-23. Quindi un giro di campo scandito da lacrime e cori, con i rossoblù avvolti dall’abbraccio della Domus.

(Unioneonline/L)

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