Un faccia a faccia, del tutto civile, è avvenuto circa mezz'ora dopo il fischio finale di Cagliari-Salernitana, fuori dallo stadio davanti alla Main Stand. Il gruppo squadra rossoblù, con i giocatori e alcuni dirigenti fra cui il presidente Tommaso Giulini e il direttore generale Mario Passetti, ha incontrato un nutrito gruppo di tifosi, che aveva chiesto un confronto diretto con la squadra, nello spazio dal quale di solito entrano ed escono i pullman davanti agli spogliatoi. È durato pochi minuti, ma significativi, oggetto della discussione (senza alzare i toni e senza che ci fossero momenti di particolare nervosismo) è stato il rendimento della squadra, ultima a 8 punti e raggiunta allo scadere dalla Salernitana nello scontro diretto. La situazione poi si è risolta senza che si accendessero gli animi, sotto lo sguardo degli steward dello stadio e delle forze dell'ordine che stavano presidiando la zona, vista l'inevitabile tensione dovuta al nuovo risultato negativo. Non ci sono stati attimi concitati e tutto si è risolto in maniera pacifica, tanto che alla fine l'ha ammesso lo stesso Walter Mazzarri: «Un confronto bello e motivante, hanno ragione i tifosi e bisogna fare di più».

Amarezza

Nel corso della gara il pubblico della Domus (ieri erano in 9.700) non ha fatto mai mancare il suo supporto verso la squadra, fin dal riscaldamento e nel corso dei 90 minuti. Pavoletti il più acclamato, già dal momento in cui si è alzato per il riscaldamento, per poi esplodere di gioia al momento del gol dell'1-0, nel giorno del compleanno del numero 30. Dopo l'1-1 e il triplice fischio, soprattutto dalla curva nord, la contestazione ha preso il sopravvento assieme alla delusione, invitando i giocatori a essere più decisi e col presidente Giulini (ieri sera al ritorno allo stadio in casa) destinatario di alcuni cori.

Riccardo Spignesi

© Riproduzione riservata