Sedici milioni di euro per il cartellino di un calciatore scomparso. È la richiesta del Nantes al Cardiff City per la cessione di Emiliano Sala, il giocatore precipitato tre settimane fa con il suo aereo sopra la Manica e ad appena 48 ore dalla firma del contratto con il club gallese.

Un accordo senz'altro da onorare, ma una richiesta che, a pochi giorni dalla morte di Sala e a poche ore dal ritrovamento dei resti del Piper su cui viaggiava, con a bordo un corpo ancora da identificare, è apparsa quantomeno di cattivo gusto.

In base al contratto la cifra doveva essere pagata nell'arco di tre anni. E già una settimana fa, secondo Skynews, la società di calcio francese aveva inviato al club d'oltremanica una lettera di sollecito dei suoi avvocati.

Adesso la minaccia della società è di avviare un'azione legale se, entro dieci giorni, non verrà corrisposta la prima tranche del contratto pari a circa 6 milioni di euro.

La società di Cardiff, da parte sua, ha già chiesto più tempo. E ha manifestato "stupore", come riportato da Bbc Sport, per la perentoria richiesta che arriva prima che vengano chiariti "tutti i fatti".

I fatti in questione sarebbero gli approfondimenti che, secondo i meglio informati, il club gallese avrebbe richiesto sul proprietario dell'aereo e sulle voci secondo le quali quella notte il Piper tentò di decollare ben tre volte prima di riuscirci.

Un importante nodo da sciogliersi in tempi brevi, anche in considerazione del fatto che una parte dei soldi chiesti dal Nantes spetta di diritto anche al Bordeaux, che ha avuto il cartellino di Sala dal 2012 al 2015.

(Unioneonline/v.l.)
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