Condannato per stupro, mandato d’arresto per Robinho
Al ministero della Giustizia è stata inviata anche la richiesta di estradizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo la condanna in via definitiva a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo su una 23enne albanese, la Procura di Milano ha inviato al ministero della Giustizia la richiesta di estradizione e il mandato di arresto internazionale per l’ex attaccante del Milan, Robinho, finito a processo insieme a un amico, Ricardo Falco. Gli atti sono stati firmati dal pm Adriana Blasco. Ma sembra scontato che i due non saranno consegnati perché la Costituzione brasiliana non consente l'estradizione dei propri cittadini.
Il fatto era avvenuto a Milano nella notte del 22 gennaio 2013. In seguito il Santos, squadra carioca per la quale il calciatore era tornato a giocare dopo le esperienze anche col Manchester City e in Turchia, aveva deciso di sospendere il contratto a Robinho, dopo che erano state pubblicate sui media brasiliani alcune intercettazioni del processo.
Secondo le indagini, avrebbe fatto bere la ragazza fino al punto da renderla incosciente e poi il gruppo l'avrebbe violentata a turno, senza che lei potesse opporsi, in un guardaroba di un locale notturno dove la giovane stava festeggiando il compleanno.
Ora, nel caso in cui l’ex fantasista – vero nome Robson de Souza Santos, 38 anni – decidesse di espatriare rischierebbe l’arresto.
(Unioneonline/s.s.)