"Ribadisco che se si riprenderà a giocare io non schiererò il Brescia. Non è una provocazione: mi diano i punti di penalizzazione che vogliono, mi assumo tutte le responsabilità del caso". Lo ha detto Massimo Cellino in un'intervista al Giornale di Brescia nella quale attacca chi spinge per la ripresa del campionato in tempi stretti.

"Troppo egoismo e troppe persone che cercano di approfittare di questa situazione", secondo l'ex patron rossoblù, che si scaglia contro il presidente della Lazio Claudio Lotito, uno di quelli che più spinge per la riapertura, per via della posizione in classifica della sua Lazio.

"Vuole tornare a giocare? Raglio d'asino non giunge in Paradiso, si dice. Io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato, tralalatro non so nemmeno se Lotito rappresenti la Lazio visto che del club è solo presidente del comitato ri gestione".

Cellino non risparmia neanche il presidente della Figc Gabriele Gravina: "Vada meno in tv e controlli meglio i conti delle società. E venga a fare un giro a Brescia, poi parliamo di tutto. Io non voglio vantaggi e non ho paura di retrocedere perché non fallisco e perché la Serie A ce la riprenderemo. Le posizioni prudenti di Fifa e Coni sul ritorno in campo dicono che il mio punto di vista è quello corretto".

Al presidente delle Rondinelle ha risposto, da parte laziale, il responsabile comunicazione del club Arturo Diaconale: "L'asino? Oltre che ragliare, si è messo anche a scalciare e difficilmente la sua squadra resterà in A. Non so che intenzioni abbia lui, ma si può garantire la salute con accorgimenti adeguati, non capisco chi vuole impedire qualsiasi tipo di contatto".

(Unioneonline/L)
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