Capozucca: “Godin costa troppo, anche Cragno può partire”
Il ds del club rossoblù fa il punto dopo la fine del campionato
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Da una sfida all'altra. Nemmeno il tempo di tirare il fiato o gustarsi a pieni polmoni l'impresa. «Ho vissuto un'esperienza straordinaria e per questo non smetterò mai di ringraziare il presidente. Ma ora guardiamo avanti, c'è parecchio da fare», taglia corto Stefano Capozucca, il direttore sportivo giusto al posto giusto al momento giusto. Giulini lo ha richiamato a fine febbraio, dopo quattro stagioni, con la squadra a un passo dal baratro per provare a salvare il salvabile. Un ritorno provvidenziale come il cambio in panchina. Garante dei successi ottenuti dal Cagliari con Semplici, col quale il 66enne dirigente romano ha lavorato gomito a gomito dalla gara di Crotone in poi. Sono sbarcati insieme nell'Isola ma non si erano mai incrociati prima. Il feeling è stato immediato e, giorno dopo giorno, si sono scoperti e completati a vicenda, soprattutto nella gestione del gruppo. Sino alla salvezza.
Da dove ripartono, dunque. Sempre insieme e appassionatamente. Per provare a trasformare quel finale pazzesco in un vero e proprio progetto. «Col mister ho un ottimo rapporto», spiega il ds. «Ci siamo confrontati anche l'altro giorno a Milano, nell'incontro col presidente. Abbiamo collimato e accettato le rispettive critiche. E siamo pronti per questa nuova avventura che ci aspetta». Rossoblù in uscita Semplici primo punto fermo del Cagliari che verrà. Gli altri saranno poi scanditi dal mercato.
«Il Cagliari è reduce da un anno tormentato e il presidente non vuole più rivivere certi momenti», la premessa di Capozocca. «Qualche operazione dolorosa, però, dovremo farla», chiarisce subito, senza giri di parole. Con nomi e cognomi. «Faccio l'esempio di Godin. Il Cagliari di domani certi ingaggi non se li può permettere. È un discorso esclusivamente economico, non certo tecnico», tiene a precisare per poi sbilanciarsi su Cragno: «Se dovessero arrivare delle richieste che soddisfano le nostre esigenze, potrebbe andar via». Come Nandez, del resto. «L'idea resta comunque quella di trattenere i giocatori migliori, e tra questi c'è anche Nahitan. Ma il futuro non lo può determinare né Capozucca né il presidente né Semplici, ma il mercato». Tradotto: «Se arriverà un'offerta, la valuteremo».
Problema inverso per Nainggolan, il cui cartellino è di proprietà dell'Inter. «Giusto ieri ho incontrato i dirigenti nerazzurri», svela il diesse rossoblù, «e non ci pensano minimamente a venire incontro alle esigenze del Cagliari. Noi dobbiamo guardare in casa nostra e andare avanti, poi vedremo. E dico questo col cuore in mano. Perché sono orgoglioso, come direttore sportivo, di aver avuto un giocatore e un uomo come Radja. Ma ripeto, non è un discorso semplice». Capitolo già chiuso e sigillato per Rugani, che torna quindi alla Juventus. E difficilmente verrà riscattato Sottil dalla Fiorentina: «Sono cifre alte, valuteremo il da farsi. Certo stiamo parlando di un ottimo giocatore, poco utilizzato purtroppo per i vari problemi fisici che ha avuto nel corso della stagione». Il progetto e i rinnovi Linea verde. «Vorrei un organico più snello e ringiovanito». Non a caso, Capozucca cita Andrea Cossu, Daniele Conti e Pierluigi Carta («collaboratori fondamentali ai quali trasmetto le mie idee») e punta ad avere una Primavera sempre più competitiva: «Il Cagliari deve vivere di questi giovani con la possibilità di schierare due-tre Carboni all'anno». Sotto la lente - chiaramente - i contratti in scadenza o addirittura agli sgoccioli. Su tutti, quello del vice capitano Ceppitelli: «È previsto un incontro a giorni. Luca è un uomo che stimo molto. Un esempio di rispetto per la maglia rossoblù». Argomento, quest'ultimo, che sta particolarmente a cuore a Capozucca che definisce il Cagliari «una squadra non come le altre, l'unica a rappresentare una regione intera». Verso il rinnovo pure Deiola: «L'ho trovato migliorato come uomo. È l'anima sarda». Torna sempre lì, il diesse, sull'identità e sul «rispetto che tutti devono avere per il Caglari».
Fabiano Gaggini