La Castor Tortolì rischia di non vedere l’alba del nuovo campionato di calcio.

Per la società fondata nel 1977 l’ipotesi di non riuscire a presentarsi ai nastri di partenza del torneo di Prima categoria (girone C) è concreto.

L’allarme lo lanciano il presidente Fabio Marruncheddue il suo vice Giancarlo Lobina che - a fatica - durante l’estate hanno cercato di rimettere insieme i cocci rotti di una squadra che nella passata stagione ha sfiorato il salto alla categoria superiore.

"Dopo un improvviso cambio dei vertici societari - sostengono i due dirigenti - è stata in discussione perfino l’iscrizione al campionato. Oggi, a una settimana dalla prima gara ufficiale, non siamo attrezzati per affrontare il girone a causa di diversi fattori".

"In primo luogo - proseguono - l’indisponibilità di giocatori, molti dei quali hanno preferito allontanarsi dalla Castor verso altre realtà ogliastrine. La fuga ha messo in ginocchio ogni tentativo di ricostruzione di un ambiente in cui lo spirito di partecipazione e di appartenenza sono i principi che scandiscono la storia del club".

Tra le cause dei disagi che rischiano di stroncare la storia della società granata anche difficoltà logistiche derivate dalla composizione del girone: "Le trasferte lontanissime e la concomitanza delle gare interne con il Tortolì calcio annunciano maggiori sacrifici a fronte di meno incassi al botteghino del campo di Zinnias".

In società si respira aria pesante. "Auspichiamo- è l’appello dei dirigenti - da parte delle altre società, delle istituzioni coinvolte e di tutta la cittadinanza di Tortolì un gesto di responsabilità e di generosità per evitare che il club sia costretto a chiudere i battenti lasciando delusi i propri sostenitori e gli amanti dello sport".
© Riproduzione riservata