Calcio Lega Pro, il presidente Marino dopo la seconda sconfitta: "All'Olbia è mancata la fame"
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Due sconfitte non fanno una crisi, ma quando un ingrediente fondamentale manca, in entrambi i casi, allora è il presidente a farsi sentire.
Succede all'Olbia in Lega Pro.
Intervenuto telefonicamente a Videolina Sport domenica sera, dopo lo 0-1 casalingo con la Lupa Roma che ha fatto il paio con lo 0-2 sul campo del Pro Piacenza, al turno precedente, Alessandro Marino non ha usato mezzi termini.
"Non posso dirmi soddisfatto di quello che stiamo vedendo, soprattutto nelle ultime due partite. Principalmente, quello che secondo me sta mancando è la fame di risultato, ed è forse questa la cosa che mi delude di più perché io, anche come personalità, non amo perdere nemmeno a biliardino.
Quindi, la cosa che forse mi lascia con l'amaro in bocca, è vedere che in queste due partite non ho visto una fame maggiore dell'avversario", ha tuonato.
"Non ci dobbiamo cullare sulla nostra posizione in classifica rispetto ad altre squadre più arretrate, ma dobbiamo assolutamente lottare su ogni pallone, anche adesso che abbiamo 31 punti: il campionato non è finito, basta un po' di disattenzione per ritrovarsi poi invischiati nella lotta per non retrocedere". Il messaggio è forte e chiaro, ed è rivolto sì all'allenatore Michele Mignani, ma anche ai giocatori.
"Sono tutti coinvolti, dal mister al capitano al giocatore più giovane che abbiamo: è una cosa generalizzata. Il mister, probabilmente, è quello che deve trovare la soluzione a questo problema perché sicuramente è colui che, in primis, deve dare le motivazioni giuste alla squadra.
Però, siamo una società sotto molti punti di vista bene organizzata, e c'è un clima che sicuramente aiuta a lavorare bene: è la prima volta che manca questo ingrediente, ed è l'unica cosa sulla quale non transigo".
A quattordici giornate dalla fine del campionato, con la quota salvezza tutta da raggiungere e, all'orizzonte, un filotto di sfide niente male (nell'ordine Livorno, Piacenza, Giana Erminio, Cremonese, Alessandria e Como), se non suona come un ultimatum poco ci manca.
"Secondo me, semplicemente", conclude Marino, "chi non ha fame di punti è meglio che non giochi in questo momento del campionato dove vengono fuori queste caratteristiche". A Mignani e ai suoi giocatori il compito di invertire la rotta. E in fretta.