Cagliari-Venezia, Nicola: «Enormemente grato di essere in questo contesto, salvezza speciale»
L’allenatore ha ottenuto la permanenza in Serie A con una giornata d’anticipoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Cagliari è salvo alla penultima giornata, con 90' d'anticipo sulla fine del campionato. Obiettivo raggiunto nello stesso momento della scorsa stagione, con il 3-0 al Venezia che ha chiuso i conti e fatto partire la festa della Domus. «Profonda gratitudine per il lavoro svolto», dice Davide Nicola. «Sento questa salvezza molto importante per me stesso: negli ultimi anni di obiettivi ne abbiamo raggiunti, ma si trova sempre una motivazione. Io penso che il Cagliari non ha mai aspettato gli altri o pensato a cosa succedesse sugli altri campi».
La salvezza, secondo Nicola, è arrivata «al momento giusta». E come l’anno scorso alla penultima giornata: «Sono contento di esserci riuscito, è un vanto aver ereditato il risultato di uno come Ranieri. Dalla sosta in poi siamo la squadra che ha fatto più punti tra le dirette concorrenti nella lotta salvezza, così come nel girone di ritorno».
Nicola non ha sassolini da togliersi dalle scarpe: «Voglio condividere la salvezza con tutti», la sua gioia. «Io voglio tendere al miglioramento, ma il Cagliari ha fatto bene in casa e fuori casa. Certo, qualche errore l’abbiamo commesso, ma è normale: secondo me non bisogna esagerare con quello che si pretende, rispetto a quello che si può dare. Ci vuole magari più tempo per arrivare alla salvezza con tre giornate d’anticipo».
Sul futuro, Nicola taglia corto: «Intanto c’è una partita da giocare al meglio», ossia a Napoli, dove si deciderà il titolo. «Quando sono venuto qua l’ho voluto fortemente e sono venuto con l’idea di costruire qualcosa. Non è solo il contratto che hai che ti rende il timoniere, quanto il consolidamento della seconda salvezza con due allenatori diversi. Vediamo se è possibile salvarsi prima, senno bisogna dire le cose come stanno e fare delle valutazioni. Sono enormemente grato di essere in questo contesto, è speciale».
Nessuna dedica particolare da parte di Nicola, ma un qualcosa di più generico: «Penso sia la salvezza di Cagliari. E dei tifosi, che non hanno nemmeno aspettato che entrassimo in campo per sorreggerci. I giocatori hanno avuto grande dedizione, poi parlando di me stesso so quanto è difficile raggiungere qualcosa che a qualcuno può sembrare anche poco. Credo che lottare per la salvezza abbia una componente emotiva molto complicata, rispetto ad altri motivi».
Sulla partita di stasera: «Se il Venezia è stato poco impegnato penso sia merito dei miei ragazzi. Dopo la vittoria col Verona qualcuno pensava di avere già la salvezza: non noi. Sono rimasto coi piedi per terra, cercando di raggiungerla quanto prima». Nel finale Nicola ha dato l'esordio a Pintus, difensore classe 2005 della Primavera: «È il premio per quanto fatto da Pisacane. Avrei voluto farne esordire altri, è ancora presto per capire se farà parte del progetto futuro ma sono contento per lui: vedere poi gli occhi di un ragazzo che esordisce in Serie A è motivo d’orgoglio, soprattutto per me stesso».
A fine partita, i giocatori sono andati a festeggiare sotto i vari settori dello stadio e hanno chiesto che Nicola fosse presente. «Credo di aver instaurato un buon rapporto con loro, questo gruppo pur cambiando diversi giocatori e perdendo i vari Nández e Shomurodov è rimasto competitivo. Sono arrivati tre giovani come Adopo, Zortea e Piccoli, che per la prima volta ha fatto dieci gol, Luvumbo è diventato molto più tattico».