Barrack, l’ex padrone della Costa Smeralda, è interessato alla Roma?
Trattativa sottotraccia: il club ha un rosso di 219 milioni e l’immobiliarista americano di origini libanesi potrebbe comprare dai Friedkin o entrare nel club come socioTom Barrack ai tempi della Costa Smeralda (Archivio)
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Tom Barrack, l’ex padrone della Costa Smeralda, vuole rientrare nel calcio dopo l’esperienza al Psg? Per ora la trattativa è sullo sfondo, alimentata dalle indiscrezioni. Ma la voce secondo cui i Friedkin starebbero valutando la possibilità di cedere la Roma o di far entrare nel board nuovi soci è attendibile. Smentita dalla proprietà giallorossa, almeno per ora, ma sotto traccia ci sarebbe già anche l’acquirente del club, americano (anche se di origine libanese) come i Friedkin e molto vicino alla Sardegna, visto che ha posseduto terreni e hotel di lusso esclusivi a Porto Cervo: parliamo proprio di Barrack.
Il businessman – come si sa – non è a digiuno di calcio: ha venduto il Psg alla Qatar Investment Authority di Al Khelaifi, con il quale Friedkin è in grandi rapporti professionali. Al fondo sovrano Qatar Holding, presieduto da Al-Thani, nel 2012, dopo essere stato anche al centro di alcune inchieste giudiziarie, ha venduto le proprietà in Costa Smeralda.
Del resto, il bilancio in rosso di 219 milioni, potrebbe indurre Dan Friedkin a vendere la società, che sotto le presidenze di Dino Viola nel 1983 e di Franco Sensi nel 2001 ha vinto gli ultimi due dei tre scudetti della sua storia. Ma “Il Messaggero” ha anche un’altra teoria, che è quella dell’apertura a nuovi soci da parte dell’attuale proprietà: «Ad oggi Dan Friedkin ha speso 199 milioni per acquisire il club, 25,9 per l'opa, 500,2 per la gestione e 92 milioni per il bond a cui aggiungere le difficoltà per la costruzione del nuovo stadio», argomenta l’edizione online del quotidiano capitolino. «Ed è proprio in questo frangente che Barrack potrebbe inserirsi. Infatti, più che di una cessione si potrebbe trattare di una ricerca soci».
Tom Barrack, definito dalla rivista Fortune «il più grande investitore immobiliare del mondo», in passato ha ricoperto anche incarichi politici (vice sottosegretario del Dipartimento degli Interni, amministrazione Reagan). Fondatore nel 1990 e presidente esecutivo di Colony Capital (società di private equity), Barrack è stato anche membro attivo nella campagna presidenziale di Donald Trump. Attraverso la sua società, gestisce un portafoglio di asset di circa 25 miliardi di dollari che comprende catena alberghiere, golf club, terreni, resort e immobili in generale. Insomma, con lui la Roma sarebbe in cassaforte. C’è da aspettare comunque che, sia per l’eventuale acquisto, che per un ingresso come socio, la trattativa vada in porto.