Giorni decisivi per il ritorno in campo del Cagliari e di tutta la Serie A. Tra oggi e domani il ministro dello sport Vincenzo Spadafora dovrebbe pronunciarsi sul protocollo elaborato dalla commissione medico scientifica della Lega.

La posizione del club rossoblu è nota: il presidente Tommaso Giulini non si è mai schierato a favore o contro la ripresa, ma si è limitato a descrivere eventuali lati negativi e positivi. Sottolineando la necessità di un protocollo chiaro e utile a tutelare la salute di atleti e la sicurezza del territorio.

La situazione logistica è favorevole: il centro sportivo rossoblù è stato già utilizzato in passato per ospitare i ritiri della squadra. Ed è quindi eventualmente attrezzato per la possibile "clausura" dell'ultima tranche di torneo.

I giocatori, tranne Olsen, Walukiewicz e Pellegrini, sono tutti a Cagliari in attesa delle convocazioni. A loro è stato assegnato un programma di lavoro e i loro allenamenti sono seguiti a distanza anche da Walter Zenga, l'allenatore che ha sostituito Rolando Maran senza poter esordire sulla panchina del Cagliari.

Dal punto di vista sportivo l'obiettivo è presto detto: la squadra, reduce dalla sconfitta interna con la Roma costata il posto a Maran, ha come obiettivo quello di raggiungere al più presto la quota salvezza e cercare di arrivare più in alto possibile, per onorare questo 2020 che è l'anno del centenario ma anche del mezzo secolo dalla conquista dello scudetto.

La ripresa è un enrome punto interrogativo. Per tutti. Le squadre sono ferme da un mese e mezzo.

(Unioneonline/L)
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