Mancini questa mattina aveva diretto regolarmente l'allenamento della squadra biancazzurra assieme al tecnico boemo, prima di rientrare nella sua abitazione, dove poi si è sentito male. A trovarlo riverso a terra è stata la moglie al rientro a casa da Foggia: le urla di disperazione della donna hanno richiamato l'attenzione di alcuni vicini che hanno lanciato l'allarme, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati Mancini era già deceduto. Portiere atipico per la capacità di saper giocare anche a 15-20 metri dalla porta e di riuscire a fare delle ripartenze veloci, ha collezionato 217 presenza in serie A - l'esordio datato 1 settembre 1991 in casa dell'Inter - tra il 1991 e il 2000, con le maglie di Foggia, Lazio, Napoli e Bari. Per le sue particolari caratteristiche i tifosi gli avevano anche trovato diversi soprannomi: nel Foggia dei miracoli era "Manchiguita", a Bari "il giaguaro" e a Napoli "Psyco-Mancini". Per il Pescara è un colpo tremendo: Zeman, alla notizia della morte di Mancini è scoppiato in lacrime, andando a salutare per l'ultima volta quel ragazzo che aveva avuto da giocatore e aveva voluto con sè come preparatore dei portieri. Il presidente Daniele Sebastiani è affranto. "Siamo sconvolti - ha detto -. Quando ho saputo la notizia, non volevo crederci. Pescara perde un ragazzo eccezionale e un professionista serio. Francesco era una persona dall'umanità incredibile. Aveva giocato ad alti livelli, ma fuori dal campo era una persona semplice ed umile. Un ragazzo da dieci e lode. Ci mancherà da matti". Il Pescara aveva inoltrato nel pomeriggio alla Lega di serie B la richiesta di rinviare la gara di campionato in programma domani con il Bari, ma la risposta è stata negativa perché non c'erano i tempi tecnici per predisporre lo stop alla partita. Anche il Bari era disponibile al rinvio: "Franco Mancini è stata una bandiera del Bari, a cui tutti noi, società e tifosi eravamo legati - ha spiegato il dg barese Claudio Garzelli -". Prima della gara verrà osservato un minuto di raccoglimento. Il Pescara giocherà con il lutto al braccio.
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