Un Santo Stefano da primato: il +41 è il massimo scarto inflitto dal Banco di Sardegna da quando è approdato in serie A.

La vittoria al PalaSerradimigni su Pesaro per 114-73 non serve ancora per riagganciare la zona Final 8 di Coppa Italia, ma toglie qualsiasi ansia da zona pericolosa ed è beneaugurante per la rincorsa all'ottavo posto. Soprattutto in virtù di nuovi equilibri tattici evidenti dopo la partenza di Petteway.

Intensità in difesa, attenzione nella gestione dei palloni e il trio Smith-Pierre-Cooley che è molto arrosto e poco fumo.

Sassari doppia Pesaro alla fine del primo quarto (28-14) e va addirittura a +17 al 12'. Poi cala un po' e gli ospiti risalgono grazie anche ai tanti liberi: 38-30 al 18' con Artis.

Ci pensano una tripla di Thomas e un Pierre a tuttocampo per ristabilire il divario al riposo: 47-30.

Segnatevi il dato: con Cooely in campo, nessun punto per Mockevicius.

Al rientro dagli spogliatoi le triple di Smith e Polonara fanno capire a Pesaro che non è proprio aria: +23. Pierre fa un'acrobazia, Smith è chirurgico dall'arco: 63-38 al 26'.

Il distacco diventa imbarazzante quando Spissu segna la seconda tripla e Thomas da sotto tocca il +37. Non c'è proprio gara.

I TABELLINI

SASSARI: Spissu 13 Chessa ne Smith 18 Bamforth 11 Devecchi 3 Magro 2 Pierre 14 Gentile 11 Thomas 16 Polonara 11 Diop, Cooley 15 All. Esposito

PESARO: Blackmon 15 McCree 16 Artis 18 Murray 11 Conti, Giunta ne, Tognacci ne, Ancellotti, Monaldi 3, Shashkov ne Zanotti, Mockevicius 10. All. Galli
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