Uno degli storici punti deboli è stato eliminato: il Banco di Sardegna non è più la squadra che viene spesso surclassata a rimbalzo.

In questa stagione Devecchi e compagni sono la quinta formazione come palloni recuperati sotto i tabelloni: 36.6 di media, dei quali 11.5 offensivi.

Non è merito solo di uno o due giocatori: Jones sfiora i 7 rimbalzi, Polonara è vicino ai 6 e Pierre ne cattura 5, mentre il pivot Planinic arriva a 4.6, così come Banforth, che per essere una guardia di neppure un metro e novanta di altezza è davvero encomiabile.

L'altro dato eclatante è che Sassari è la formazione del campionato che concede meno rimbalzi alle avversarie: appena 32.8 a partita.

E infatti la formazione di Pasquini ha vinto dodici volte il confronto a rimbalzo e lo ha perso solo cinque volte, delle quali nettamente solo a Bologna (36-30 i rimbalzi per la Virtus) e a Cremona (32-25 per la squadra dei cugini Diener).

In realtà, come dato assoluto dei rimbalzi presi, la migliore Dinamo a rimbalzo è stata quella del triplete: 38.3 (con ben 14 in attacco) grazie soprattutto alla coppia formata da Shane Lawal che arrivava quasi a 10 rimbalzi e all'ala Brooks che ne catturava 7.

Ma quella squadra concedeva quasi 40 rimbalzi alle avversarie.

Naturalmente prendere tanti rimbalzi significa avere solo possessi in più, non si traduce automaticamente in più punti segnati o in meno punti subiti, perché entrano in gioco anche altre componenti.

Però il fatto che finalmente Sassari catturi più rimbalzi di quanti ne conceda vuol dire che la presenza in area è migliorata rispetto alle stagioni precedenti.
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