Il contratto triennale alla promettente ala estone di passaporto italiano Kaspar Treier si inserisce nella tradizione delle scommesse sui giovani italiani o naturalizzati fatte dalla Dinamo da quando è approdata in serie A. Nella lista vanno tenuti fuori i giocatori sassaresi: il play-guardia Massimo Chessa, che rientrò dopo le stagioni esaltanti di Biella in tempo per vincere scudetto e tre coppe italiane, e il play Marco Spissu, che dopo la gavetta in A2 è diventato titolare in biancoblù col coach Gianmarco Pozzecco.

Considerato che il pivot georgiano-italiano Nika Metreveli fu preso solo in prestito dai campioni d'Italia della Mens sana Siena nella stagione 2011/12 (la prima con Stefano Sardara da presidente), il primo vero investimento è stato quello su Amedeo Tessitori. Pivot di buona stazza (208cm per quasi cento chili), Tessitori fu prelevato a 18 anni dall'altra Siena, dove aveva vinto la Coppa Italia della serie A dilettanti da Mvp. Il primo anno lo trascorse in prestito a Forlì (A2) ma rientrato nella stagione 2013/14 diede un contributo più sostanzioso di quello che molti ricordano: 4 punti e 2 rimbalzi in appena 9 minuti di utilizzo e un'ottimo quarto di finale della Coppa Italia nel sorpredente successo su Milano per 82-80 che spianò la strada alla vittoria del primo trofeo per la squadra guidata da Meo Sacchetti. Tessitori venne poi ceduto, ma ha riconquistato la Coppa Italia della seconda Lega con Treviso che ha aiutato a tornare in serie A nel 2019 e dove è rimasto sino alla chiamata estiva della Virtus Bologna.

Meno giovane ma da recuperare dopo un infortunio il pivot Francesco Pellegrino, che aveva 24 anni quando è sbarcato nell'isola, nell'estate dopo lo scudetto. Solo due gare e nessun punto in serie A, ma anche un'apparizione in Eurolega con un tiro (sbagliato). L'aspetto curioso è che poi Pellegrino venne lasciato andare in A2 (Ferrara e Udine) e nella stagione scorso è stato ingaggiato da Venezia dove ha vinto la Coppa Italia 2020 proprio contro il Banco di Sardegna. Lasciato libero, giocherà di nuovo a Udine.

Decisamente meno brillante la carriera dell'ala Michele Ebeling, figlio del celebre John. Venne ingaggiato a soli 16 anni da Sassari ma a parte le presenze nella squadra giovanile, il campo di A lo ha annusato solo per 5 minuti nel campionato 2016/17. Neppure l'esperienza in A2 con la Cagliari Academy si è rivelata convincente e alla fine il rapporto si è interrotto e oggi Ebeling gioca a Ferrara, in A2.

L'altro investimento (contratto triennale) è stato fatto nel 2017 con la guardia Lorenzo Bucarelli, fresco di argento ai Mondiali Under 19. Grazie al doppio tesseramento venne girato alla Cagliari Academy in A2 (6 punti e quasi 4 rimbalzi) e richiamato da Sassari nel finale della stagione quando Zare Markovsi era subentrato al dimissionario Federico Pasquini: 6 punti in 12 minuti divisi in due gare. Poi nuovo prestito a Cagliari e l'anno scorso il campo con Pozzecco lo ha visto col contagocce: 18 gare con 4' di media e neppure un punto a partita, 12 presenze in Champions. Proprio oggi il giocatore classe 1998 si è accordato con l'Eurobasket Roma, in A2.

E' ancora della Dinamo invece il lungo Ousmane Diop (origine senegalese, naturalizzato italiano), utilizzato una manciata di minuti due anni fa e poi girato in prestito prima a Cagliari e poi a Torino, dove giocherà anche nel prossimo campionato di A2.
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