L'albo d'oro del basket italiano viene modificato e infuriano le polemiche tra difensori e accusatori dopo la sentenza del Tribunale Federale della Fip che ha revocato alla Mens Sana Siena gli scudetti e le Coppe Italia vinte nel 2012 e 2013 più la Supercoppa Italiana del 2013. Il processo verteva sul fallimento societario dell'allora Montepaschi Siena e sui suoi dirigenti, oggetto anche di un'inchiesta giudiziaria che vedeva i vertici l club toscano accusati di diversi reati fra cui ricettazione, frode fiscale e associazione a delinquere. Illeciti che hanno consentito a Siena di praticare una concorrenza sleale sul mercato garantendosi - secondo la Procura Federale- dei vantaggi illeciti nell'allestire autentiche corazzate. Ebbene, la Dinamo ha affrontato gli allora già pluricampioni d'Italia in ben tre occasioni importanti nelle due stagioni esaminate. Nei quarti della Coppa Italia (70-60 per la Montepaschi) e nella semifinale scudetto del 2012, quando Siena si impose con un secco 3-0, battendo poi Milano in finale. L'occasione per battere la corazzata risale alla semifinale di Coppa Italia del 2013 quando i biancoblù di Sacchetti erano sopra anche di 13 punti (l'ex Thornton realizzò 29 punti) ma persero poi 78-85 e Siena vinse la Coppa Italia contro Varese per soli tre punti. Quella era la Dinamo dei cugini Diener, Thornton, Easley e Ignerski, chiuse seconda in campionato proprio alle spalle di Varese, mentre Siena arrivò quinta ma riuscì a conquistare il titolo 2013 sconfiggendo in finale Roma. Gli scudetti non verranno riassegnati.
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