Vittoria o eliminazione dalla Champions con due giornate d'anticipo. Domani sera al PalaSerradimigni (20.30) Sassari deve battere il Paok Salonicco per lasciare aperta la possibilità di chiudere il girone almeno al terzo posto, per il quale serviranno comunque due vittorie. Difficile annullare il passivo dell'andata di -20 (88-68 per i greci) in una gara dove la squadra sassarese giocò molto bene nel primo tempo accumulando anche 11 punti di vantaggio per poi crollare clamorosamente nella ripresa. I migliori realizzatori furono Onuaku con 13 punti e Nikolic con 11, tra i pochissimi a salvarsi da una serata disastrosa dove Sassari fece appena 3/20 nelle triple.

Occorre una prestazione robusta che risollevi lo spirito di un gruppo che dopo aver battuto la modesta Scafati si è infranto nell'ultimo quarto sulla durezza mentale di Pessaro, sicuramente superiore a quella di una Dinamo ancora alla ricerca di una solidità che passa inevitabilmente dall'asse play-pivot Robinson-Stephens.

Vincere significa avere ancora un obiettivo nella coppa europea. Perdere vuol dire che ormai la Champions è troppo per Sassari.

© Riproduzione riservata