Applausi per la terza edizione della World Para Swimming Open Water Cup che, dopo le due edizioni a San Teodoro, è stata ospitata dalla Spiaggia del Lido San Giovanni, ad Alghero, con l'organizzazione dello staff del Progetto Albatross.
Gli atleti si sono confrontati nelle gare sulle distanze dei 1500 e dei 3mila metri maschili e femminili delle varie categorie del nuoto paralimpico.
Nei 1500 maschili, sventola la bandiera venezuelana per tributare i giusti onori a Jose Marichal Ivanosky. Sui 3000, sono tre le categorie in lizza. La svedese Pernilla Lindberg è la più forte nella S11/S14 femminile, mentre la sua collega italiana Xenia Francesca Palazzo domina nella S7/S10. Nell’analoga categoria maschile, altro dominio azzurro con Federico Bicelli, che ha preceduto Alberto Amodeo. Infine, il finnico Nader Khalili è primo nella S11/S14.
Il presidente del Panathlon Alghero Antonello Sias riserva il premio fair play all’australiana Hinds Maddison per la simpatia e per aver raggiunto la Sardegna con cinque voli.
Il presidente del Progetto Albatross Manolo Cattari abbraccia chiunque gli passi a tiro e dispensa sorrisi sinceri: «Dietro la Coppa del Mondo c’è un lavoro che dura da un anno, perché oltre la manifestazione agonistica portiamo avanti altri percorsi sul territorio, rivolti a rimuovere, come se fossimo un grimaldello, i vari tabù sull’accessibilità. Grandi cose abbiamo fatto fino a questo momento, ma continueremo a coinvolgere associazioni, Enti pubblici, operatori del terzo settore per continuare fruttuose collaborazioni. Mi lusinga che gli atleti stessi mi abbiano confidato che Alghero è risultata accessibile per loro. Questo per noi sarà materia di ulteriori riflessioni per migliorarci ancora».
La sua collega e direttrice dei lavori in spiaggia Silvia Fioravanti, delegata in Sardegna della Federnuoto Paralimpica, ha coronato il sogno di vedere nella sua città natale una manifestazione internazionale: “Ringrazio Manolo e Danilo Russu, con i quali formiamo un gruppo di lavoro affiatato; ma senza l’aiuto indispensabile di un nutrito e competente staff non potremmo garantire un’organizzazione efficiente e per questo gli riservo un abbraccio gigantesco. Sono inoltre felice, perché la Finp è arrivata al completo ad Alghero con i suoi tecnici e impiegati, anche loro sono rimasti molto soddisfatti.
Il presidente Fin Sardegna Russu spiega come la sua federazione e la Finp in realtà rappresentino lo stesso nuoto e anzi le due interagiscono attraverso protocolli d’intesa per raggiungere le stesse opportunità: «Spero che al più presto anche l’open water paralimpico rientri nei programmi delle paralimpiadi del 2032, perchè è un vuoto importante da colmare; infatti questi atleti dimostrano di filare come dei motoscafi nonostante fuori dall’acqua debbano affrontare problemi di accessibilità. Ma noi siamo qui anche per questo e continueremo la nostra campagna culturale per aprire le menti su questi temi. E le piscine sono fondamentali per imparare a nuotare e gli annegamenti si possono prevenire frequentandole».
Franco Riccobello è da poco al timone della Finp ma, anche in passato, da segretario generale della Federazione era sempre presente alle varie tappe in acque libere: «Lavoreremo per garantire appuntamenti a tappe e Alghero sarà sicuramente una di esse. Ho visto tanta professionalità nel gestire l’evento e se poi aggiungiamo che qui ci sono luoghi di una bellezza incomparabile, allora si capisce perché siamo tutti soddisfatti».
Il presidente del Cip Sardegna Claudio Secci è anche lui fresco di elezione e freme per diffondere il verbo paralimpico in tutto il territorio isolano: «la materia è vasta e va spiegata in tutte le sue sfaccettature, ma l’accessibilità rimarrà l’argomento principe da sviscerare specie nelle zone interne».
Il sindaco Raimondo Cacciotto si dichiara onorato di aver ospitato la carovana paralimpica. «Vogliamo consolidare il rapporto con voi e vi aspettiamo l’anno prossimo. Alghero deve diventare una città sempre più accessibile. È un diritto di tutti vivere in autonomia. Sfrutteremo le risorse a disposizione per creare spiagge più funzionali e rendere la città ancor più bella ed accogliente».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu: «Ho partecipato ad un evento straordinario, staremo sempre vicinissimi a questi appuntamenti importanti nella speranza che si ripetano perché servono ad educare i nostri operatori per una visione sempre più friendly della nostra comunità».

© Riproduzione riservata