Di quei tempi memorabili, i calciatori oggi dai capelli bianchi ricordano un particolare gustoso: la volta che i “Neri” di Bacu Abis (così venivamo chiamati perché il regime fascista di allora impose inizialmente la maglietta nera), sconfissero addirittura il Cagliari.

È sull’onda dei ricordi che oggi l’associazione culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente ha consegnato gli attestati al merito sportivo a chi, dal 1935 in poi, ha fatto parte della gloriosa squadra del Bacu Abis, e di altre società e atleti che nei decenni successivi si sono distinti.

È così che, davanti al sindaco Pietro Morittu, all’assessore allo Sport Giorgia Meli e al presidente del Comitato di Quartiere Gianfranco Fantinel e all’autore del libro sul calcio a Bacu Abis Franco Reina, un’onorificenza particolare è stata consegnata ad esempio a Michele Secchi, 82 anni, centrocampista che si è presentato all’evento con la mitica maglia numero 10 che indossava subito dopo la guerra: "La mia seconda pelle", ha confessato.

Con lui premiato Sandro Cois in onore del padre Giulio, l’88enne centravanti Salvatore Morleo, i difensori Giovanni Ollargiu oggi 89enne, e Ignazio Marteddu, 88. Contribuirono a scrivere pagine indelebili del calcio a Bacu Abis che allora militava in Interregionale.

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